GLI APPRENDENTI FRANCESI E LA LINGUA ITALIANA: VICINI MA NON TROPPO

<p>Nelle&nbsp; classi multilingue il docente d&rsquo;italiano L2&nbsp; riscontra inevitabili diversit&agrave; riguardo alla progressione dell&rsquo;apprendimento. Aldil&agrave; della motivazione, fattore certo determinante, &nbsp;i discenti francesi sembrano agevola...

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Bibliographic Details
Main Author: Claudia Matthiae
Format: Article
Language:English
Published: Università degli Studi di Milano 2011-07-01
Series:Italiano LinguaDue
Online Access:http://riviste.unimi.it/index.php/promoitals/article/view/1230
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spelling doaj-74bbd69c462b4f3aac9ce43a54e7f83a2020-11-24T22:29:49ZengUniversità degli Studi di MilanoItaliano LinguaDue2037-35972011-07-013110.13130/2037-3597/12301147GLI APPRENDENTI FRANCESI E LA LINGUA ITALIANA: VICINI MA NON TROPPOClaudia Matthiae<p>Nelle&nbsp; classi multilingue il docente d&rsquo;italiano L2&nbsp; riscontra inevitabili diversit&agrave; riguardo alla progressione dell&rsquo;apprendimento. Aldil&agrave; della motivazione, fattore certo determinante, &nbsp;i discenti francesi sembrano agevolati, almeno nella comprensione scritta e orale. Ma le comuni radici romanze si traducono unicamente in un vantaggio? La vicinanza linguistica comporta infatti inevitabili interferenze su pi&ugrave; piani, principalmente lessicali (<em>faux-amis</em>) e morfosintattici. In questo articolo vengono elencati i transfer pi&ugrave; ricorrenti in una cinquantina di apprendenti francesi di livello A1/A2/B1 e si suggeriscono strategie didattiche per contrastarli.</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong>&nbsp;</strong></p> <p><strong>French learners and italian language: close but not enough</strong></p> <p>&nbsp;</p> <p>In multilingual classes Italian L2 teachers face inevitable diversities regarding the pace of learning.&nbsp; Aside from motivation, definitely a motivating factor, French students are advantaged, at least in oral and written comprehension.&nbsp; But are the common romance roots necessarily an advantage?&nbsp; The linguistic proximity causes inevitable interference on many levels, especially in terms of lexis (faux.amis) and morfosyntax. The most common transferences are listed in the article, based on 50 French learners at the A1/A2/B1 level and didactic strategies to deal with these problems are suggested.</p>http://riviste.unimi.it/index.php/promoitals/article/view/1230
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