Summary: | Lo Stato non riesce più a proporsi quale unico attore del campo politico, e all'interno di quest'ultimo emerge la città globalizzata come polo di una politica oltre lo Stato.
La tesi elabora dunque il concetto di città globalizzata ricorrendo a un approccio genealogico. Vengono individuati una serie di passaggi all'interno dei quali si mostrano linee di forza, rotture e mutazioni del suo divenire storico.
L'analisi si muove analizzando il pensiero di autori vissuti in tali momenti, inserendoli all'interno della discussione di una sequenza di episodi che dalla città antica attraversano la modernità giungendo a oggi. Si dimostra come tutte queste capacità e problemi sviluppatisi storicamente si presentino simultaneamente all'interno della città globalizzata.
La dissertazione è sviluppata seguendo la tensione tra la semantica dello Stato in relazione alla città. In questa direzione si mostra come la città globalizzata sia progressivamente divenuta forma di governo, società e territorio dello Stato – potendo dunque oggi configurare forme di parziale autonomia rispetto ad esso. Viene inoltre indicata una traiettoria che dalla città-mondo giunge alla città globalizzata passando per la metropoli e la città globale, discutendo come ciascuno di questi profili urbani indichi uno specifico assemblaggio dal quale si possono dedurre le mutazioni dei rapporti di potere nonché delle forme economiche e della guerra.
La città globalizzata non è dunque il convergere verso un'unica forma di tutte le città del mondo, indicando invece una tensione con l'urbanizzazione planetaria contemporanea. Essa è piuttosto una griglia di intelligibilità politica per cogliere sistemi policentrici e multiscalari, attraversati da conflitti asimmetrici.
La tesi si muove sui confini di numerose discipline, proponendo metodologicamente la formula seeing like a city e sostenendo la necessità di politicizzare il campo degli studi urbani e di urbanizzare il pensiero politico per poter articolare con maggiore complessità la costitutiva relazione tra città e scienze sociali. === The State is no more the unique actor of the political field. So, the globalized city is emerging as a new subject within the political arena.
This thesis elaborates on the globalized city's concept through a genealogical approach. Within a series of tipping points, it shows the historical emergence of this new kind of city.
The analysis focuses on many political thinkers that lived in that series of topical moments, from the ancient city to nowadays planetary urbanization.
The dissertation is elaborated following the specific tension between the lexicon of the State related to the city. Than, it demonstrate that the globalized is historically become a form of govern, a society and a territory for the State. So, nowadays it shows some kind of autonomy in respect to it.
Secondly, the thesis discuss the trajectory that goes from the World city to the Globalized city, passing through the metropolis and the global city. Each of this urban profile shows a specific assemblage through which it is possible to understand the transformation occurred in the economical and political relationships, and also the transitions in the war paradigm.
The globalized city does not mean that every city on the planet is following the same model. Rather, it shows a tension in respect to the planetary urbanization forms. Instead, the globalized city is a grid to grasp politically the contemporary polycentric and multiscalar systems, that are crisscrossed by new asymmetric conflicts.
In terms of methodology, the dissertation is elaborated on the boundaries of many disciplines, and it proposes a “seeing like a city” as a way through which to politicize the urban studies field and to urbanize the political theories. This is, finally, a way to gain more complexity on the fundamental link between social sciences and the city.
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