Summary: | L’auto-organizzazione dei cittadini è una pratica sociale oramai diffusa in tutto il mondo, in quanto risposta alla crisi. In un contesto di contrazione economica e peggioramento della qualità della vita quotidiana, organizzarsi, al di là delle risorse economiche pubbliche, è un’alternativa che permette alla popolazione colpita dalla disoccupazione, dalla recessione e dalla mancanza di futuro di soddisfare i propri bisogni fisici, emozionali e sociali.
Questa ricerca analizza dunque le pratiche d’auto-organizzazione, sviluppatesi nei rapporti di prossimità e tesi alla costruzione di una cultura della responsabilità, attraverso lo studio di due esperienze che si stanno svolgendo in contesti urbani e sociali diversi come possono essere la città di Bologna, in Italia, e Buenos Aires, la capitale dell’Argentina. La chiave di lettura teorica per analizzare tali forme d’auto-organizzazione è quella di ripensarle nell’ottica della creazione del capitale sociale orientato al bene comune. === In a context of social crisis, economic contraction and devaluation of the quality of life, interaction and social self-organized networks of citizens are emerging practices worldwide today. They represent a strategy of social innovation that allows people affected by unemployment, recession and the lack of a future to satisfy their physical, emotional and social needs.
This research analyzes these social self-help forms as a challenge to build social capital in the framework of theCommons.
Through the study of two experiences that are taking place in different urban and social contexts as can be the city of Bologna in Italy, and Buenos Aires, the capital of Argentina, this theoretical interpretation aims to analyze these forms of social self-organization and to rethink them as resources to build a shared social responsibility paradigm.
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