Ricerche sul lessico della provvidenza in Agostino

Questa ricerca è un’indagine semasiologica del lessico agostiniano della provvidenza divina, costituito dalle parole-chiave prouidentia, prouideo, prouidens, prouidus, prouisio, prouisor, prouisus, e dai lessemi in relazione logico-sintattica diretta con esse. La prospettiva è sia sincronica (si con...

Full description

Bibliographic Details
Main Author: Dal Chiele, Elisa <1983>
Other Authors: Speer, Andreas
Format: Doctoral Thesis
Language:it
Published: Alma Mater Studiorum - Università di Bologna 2014
Subjects:
Online Access:http://amsdottorato.unibo.it/7231/
Description
Summary:Questa ricerca è un’indagine semasiologica del lessico agostiniano della provvidenza divina, costituito dalle parole-chiave prouidentia, prouideo, prouidens, prouidus, prouisio, prouisor, prouisus, e dai lessemi in relazione logico-sintattica diretta con esse. La prospettiva è sia sincronica (si considerano tutte le attestazioni delle parole-chiave presenti nel corpus agostiniano), sia diacronica: si soppesano di volta in volta analogie e differenze agostiniane rispetto agli antecedenti, nell’intento di arricchire il panorama dei possibili modelli lessicali latini (pagani, biblici, patristici) di Agostino. I dati lessicali sono stati raccolti in una banca dati appositamente costituita, selezionati secondo i criteri di frequenza e pregnanza semantica, e analizzati per nuclei tematici, coincidenti in parte con i capitoli della tesi. Si studiano dapprima i lessemi che esprimono il governo della provvidenza (le famiglie lessicali di administro, guberno e rego, e altri lessemi che designano l’azione della provvidenza); sono poi analizzati lessemi e iuncturae in cui prevale l’idea del mistero della provvidenza. Gli ultimi due capitoli sono dedicati al tema della cura divina, e a quello della cosiddetta “pedagogia divina”: attraverso i segni esteriori, la provvidenza ‘richiama’ l’uomo a rientrare in se stesso. Un’appendice approfondisce infine l’uso agostiniano di Sap 6,16 e Sap 8,1. L’apporto di Agostino al lessico filosofico latino va individuato a livello semantico più che nell’innovazione lessicale. Accanto a suffissazione, composizione, calco, la metafora svolge un ruolo essenziale nella formazione del lessico dell’Ipponate, e proviene spesso da altre lingue tecniche oppure è radicata nel patrimonio di immagini tradizionali della religione pagana. Il debito di Agostino è indubbiamente verso Cicerone, ma anche verso Seneca, per l’uso in ambito esistenziale-biografico di alcuni lessemi. Agostino li trasferisce però dal piano umano a quello divino, come nel caso del concetto di admonitio: parte integrante del programma filosofico senecano; ‘richiamo’ della provvidenza per Agostino, concetto che risente anche dell’apporto di retorica ed esegesi. === The dissertation is a semasiological investigation of Augustine’s vocabulary concerning Divine Providence. It comprises both the key-words prouidentia, prouideo, prouidens, prouidus, prouisio, prouisor, prouisus and the lexemes in a direct logic-syntactic relationship to the key-words. On the one hand, the synchronic analysis considers all the key-words’ attestations within Augustine’s corpus, on the other hand, analogies and differences between Augustine and previous authors are successively evaluated from a diachronic perspective, in order to widen the spectrum of Augustine’s possible Latin models (pagans, biblical, patristic). I have created a database to record the lexical data, selecting them according to the criteria of frequency and significance, organizing them by topics, corresponding in part to the dissertation’s chapters. The first section deals with lexemes that designate the idea of the governance of Providence (the families of administro, guberno, rego and some lexemes which express the action of Providence); moreover, lexemes and iuncturae signifying Providence as a mysterious presence are investigated. The last two chapters deal with the topic of benevolence and with the so-called “divine pedagogy”: through exterior signs, Providence “calls back” the human being to his interiority. A final appendix deals with Augustine’s use of Sap 6,16 and Sap 8,1. Augustine’s contribution to Latin philosophical vocabulary takes place on the semantic level rather than the lexical. Besides suffixation, composition, and calque, metaphors play a fundamental role in the composition of Augustine’s vocabulary. Metaphors are often derived from other technical languages, or they are based on traditional images of the pagan religion. Augustine is indebted to Cicero and also to Seneca for the biographical-existential meaning of some lexemes, though Augustine transfers them from the human level to the divine level. This becomes clear, e.g., with reference to the concept of admonitio, an integral part of Seneca’s philosophical program, but the Providence’s “recall” for Augustine.