Valutazione della presenza di contaminanti perfluoroalchilici in alimenti destinati al consumo umano
Le sostanze perfluoralchiliche (PFAS), composti fluorurati ampiamente utilizzati negli ultimi anni in diverse applicazioni industriali e commerciali, sono ritrovati diffusamente nell’ambiente e in diverse specie animali. Recentemente i PFAS hanno destato preoccupazione anche per la salute umana. Il...
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Format: | Doctoral Thesis |
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Alma Mater Studiorum - Università di Bologna
2014
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VET/04 Ispezione degli alimenti di origine animale Devicienti, Chiara <1984> Valutazione della presenza di contaminanti perfluoroalchilici in alimenti destinati al consumo umano |
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Le sostanze perfluoralchiliche (PFAS), composti fluorurati ampiamente utilizzati negli ultimi anni in diverse applicazioni industriali e commerciali, sono ritrovati diffusamente nell’ambiente e in diverse specie animali. Recentemente i PFAS hanno destato preoccupazione anche per la salute umana. Il rischio di esposizione è principalmente legato alla dieta (i prodotti ittici sembrano essere gli alimenti più contaminati).
Lo scopo di questo lavoro è stato quello di valutare la presenza del perfluorottanosulfonato (PFOS) e dell’acido perfluorottanoico (PFOA), in diverse matrici alimentari: latte vaccino commercialmente disponibile in Italia, latte materno italiano, diverse specie di pesce commercialmente disponibili in Italia e 140 branzini di diverse aree (principalmente Mediterraneo).
I campioni di latte sono stati trattati con estrazione liquido-liquido seguita da due fasi di purificazione mediante cartucce SPE prima dell’iniezione nell’UPLC-MS/MS.
L’analisi del latte vaccino ha evidenziato una contaminazione diffusa di PFOS, ma a basse concentrazioni (fino a 97 ng/L), mentre il PFOA è stato ritrovato raramente.
In questo studio, in grado di individuare anche i livelli delle ultra-tracce, sono state osservate nel latte materno concentrazioni di 15-288 ng/L per il PFOS e di 24-241 ng/LPFOA.
Le concentrazioni e le frequenze più alte, per entrambi i PFAS, sono stati ritrovate in campioni di latte forniti da donne primipare, suggerendo un rischio di esposizione per i primogeniti.
Il metodo utilizzato per i campioni di pesce era basato su un’estrazione con solvente organico seguita da due fasi di purificazione: una con i sali e una con fase solida dispersiva. L’estratto, analizzato in UPLC-MS/MS, ha confermato la contaminazione di questa matrice a livelli significativi, ma anche l’alta variabilità delle concentrazioni misurate. Il monitoraggio monospecie ha mostrato una contaminazione rilevante (PFOS 11,1- > 10000 ng/L; PFOA < 9-487 ng/L), soprattutto nei branzini pescati, rispetto a quelli allevati. === Perfluoroalkyl substances (PFASs) are fully-fluorinated compounds widely employed for the production of different industrial and consumer applications. They have been frequently found in the environment and several animal species. These emerging contaminants have recently become of relevant concern for human health. The risk of exposure to PFASs is mainly related to diet; fish and other seafood seem to be the most contaminated foods.
The aim of this work was to monitor the presence of perfluorooctane sulfonate (PFOS) and perfluorooctanoic acid (PFOA), the two most important and investigated PFASs, in various food matrices: cow milk commercially available in Italy, Italian breast milk, different species of fish commercially available in Italy and 140 sea basses collected from different areas (mainly Mediterranean Sea).
Milk samples were treated with liquid-liquid extraction followed by two purification steps through SPE cartridges before UPLC-MS/MS analysis.
The analysis of cow milk demonstrated that a contamination by PFOS was often present, but at low concentrations (up to 97 ng/L), and PFOA was rarely found.
This study, capable to detect these contaminants at ultra-trace levels, has found concentrations for human milk in the range 15-288 ng/L for PFOS and 24-241 ng/L for PFOA. The highest concentrations and frequencies of both PFAS were found in milk samples provided by primiparous women, suggesting the higher risk of exposure for first-borns.
The method used for fish samples was based on extraction with organic solvent followed by two purification steps: one with salts and one with dispersive solid phase. The extract analyzed by UPLC-MS/MS confirmed the contamination of this matrix at significant levels, but also the high variability of measured concentrations. The single species monitoring showed a relevant contamination (PFOS 11,1- > 10000 ng/L and PFOA < 9- 487 ng/L) in particular in fished basses compared to the reared ones. |
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Pagliuca, Giampiero |
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