Summary: | Il presente studio rappresenta la prima applicazione della tecnica CEUS in alcune delle più diffuse specie non convenzionali, nonché la prima nei rettili. In particolare è stata investigata la perfusione di fegato e milza in 10 conigli, 10 furetti e il fegato in 8 iguane.
Per quanto riguarda i mammiferi, la tecnica è risultata di facile attuazione e i risultati ottenuti erano equiparabili a quelli documentati per i piccoli animali. Maggiore variabilità si è messa in evidenza a livello splenico in entrambe le specie e nel coniglio rispetto al furetto.
Nelle iguane è stata necessaria una modifica del protocollo a seguito dei tempi più lunghi delle fasi di wash in e di wash out. Le curve ottenute erano caratterizzate da picchi più bassi e TTP più lunghi, con wash out incompleto anche dopo 10 minuti di indagine.
Nelle iguane l’indagine del fegato è stata approfondita grazie all’esecuzione di TC dinamiche con MDC, studio pioneristico per quanto riguarda la medicina dei rettili. L’esecuzione è avvenuta senza problemi in anestesia generale. Diffusione del MDC e conseguenti variazione di HU a livello aortico e epatico sono state considerate contemporaneamente, con costruzione di curve HU-tempo piuttosto ripetibili, entrambe caratterizzate da un wash in rapido, un picco, particolarmente alto a livello aortico, e da una fase di wash out più lento, anche qui incompleto dopo i 600 secondi di indagine. Una certa variabilità è stata notata in tre individui, risultato attendibile conseguentemente alla forte dipendenza da fattori intriseci ed estrinseci del metabolismo e della funzionalità epatica dei rettili.
L’intero protocollo è stato applicato in un furetto e due iguane patologiche, al fine di evidenziare le potenzialità cliniche delle tecniche. Sebbene il numero esiguo di casi non permetta di trarre conclusioni a questo riguardo, l’ultimo capitolo della tesi vuole essere uno spunto per studi futuri.
=== The present work represents the first application of CEUS in some of the most overspread exotic pets and in reptiles in general. We investigated liver and spleen perfusion in 10 rabbits, and 10 ferrets other than the liver perfusion in 8 green iguanas.
The technique was easily performed in the mammals, and results were similar to the one already reported for small mammals. More variability was highlighted for the spleen in both species and for the rabbit compared to the ferret.
Small modifications were necessary to adapt the protocol to the longer phases occurring in the iguana. Curves obtained for this species were characterized by smaller peaks and longer TTP, and wash out phase was not complete over the 600 seconds of the study.
Liver perfusion was further investigated in the iguana by a dynamic contrast enhanced CT scan, a pioneer study in reptile medicine. The technique was easily performed under general anesthesia.
MDC diffusion was evaluated by HU variations both in the aorta and in the hepatic vessels and parenchyma at the same time, and time-intensity curves were determined. The shape of the curves was repeated in all the animals in a very similar way, even if few variation were noticed, probably as a consequence of the strong dependence of reptile metabolism and liver function both to intrisic and extrinsic factors.
The whole protocol was applied in two pathological iguanas and one pathological ferret, in order to investigate clinical potentiality of the techniques. Even if no conclusion can be derived, the final section of the thesis should represent a cue for future studies.
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