Summary: | Pur avendo insegnato nelle scuole per un lungo arco di tempo (1928-1959), Lalla Romano, ha scritto molto raramente in merito alla sua professione di docente.
L’universo scolastico riaffiora tuttavia in vari scritti ponendosi come uno dei luoghi del ricordo da cui aggallano memorie personali infantili, adolescenziali (nello scritto Dall’ombra: 1999) e soprattutto materne nel libro Le parole tra noi leggere (1969) che dedica ampio spazio al travagliato iter scolastico di P., figlio della scrittrice, ripercorso attraverso l’inserzione, nel corpo della narrazione, di ampi stralci dei suoi temi, contraddistinti da alcuni campi semantici ricorrenti come quello ferroviario, vero e proprio “oggetto del desiderio” di P. durante la sua tormentata e irrisolta Bildung.
Nel 1992 Romano pubblica Un caso di coscienza, sinora scarsamente considerato dalla critica, prendendo posizione a proposito di una controversa vicenda giudiziaria che vede coinvolta Mimma, una sua collega di scuola.
A differenza della maggior parte dei romanzi di ambientazione scolastica, Romano si accosta a questo tipo di narrazione adottando prospettive inconsuete, sovente orientate a un atteggiamento di difesa assunto dalla voce narrante verso quei personaggi che, come P. e Mimma, si muovono controcorrente, scontrandosi così con la logica, talvolta rigida, delle istituzioni.
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