Book review, I virus non aspettano, Ilaria Capua
La dottoressa Ilaria Capua nel 2007 ha ricevuto il premio "Scientific American 50", che viene assegnato ai 50 ricercatori migliori al mondo, e nel 2008 il premio "Revolutionary Mind" dalla rivista americana Seed per la leadership nella condivisione delle informazioni a livello in...
Main Author: | |
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Format: | Article |
Language: | English |
Published: |
Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Abruzzo e del Molise G. Caporale
2012-12-01
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Series: | Veterinaria Italiana |
Subjects: | |
Online Access: | http://www.izs.it/vet_italiana/2012/48_4/463.pdf |
Summary: | La dottoressa Ilaria Capua nel 2007 ha ricevuto il premio "Scientific American 50", che viene assegnato ai 50 ricercatori migliori al mondo, e nel 2008 il premio "Revolutionary Mind" dalla rivista americana Seed per la leadership nella condivisione delle informazioni a livello internazionale. Nel 2009 le è stato conferito il "Grande Ippocrate", che premia il miglior ricercatore medico per le capacità scientifiche e quelle di comunicazione, e nel 2011 il Penn Vet World Leadership Award, uno dei premi più prestigiosi nel campo della medicina veterinaria.Da una scienziata con cotanto pedigree ci si aspetterebbe un libro illuminante ma magari noioso. E invece queste "Avventure, disavventure e riflessioni di una ricercatrice globetrotter", come ci avverte il sottotitolo, sono ironiche, leggere e, soprattutto, sono scritte bene. Il libro avvince e convince anche dal punto di vista formale, si pensi solo ai corsivi che intervallano il racconto. E ciò mostra il talento dell'autrice per la narrazione e per la descrizione dei dettagli, il che tradisce un buon bagaglio di letture. Con un po' di libertà potremmo rubricarlo nella categoria "autobiografia di divulgazione scientifica" anche se in realtà l'autrice si racconta solo negli ultimi 10 anni della sua vita, ovvero gli anni della fama ottenuta per aver rotto gli schemi della comunità scientifica internazionale con le sue convinzioni sull'accessibilità delle scoperte rese immediatamente disponibili via internet. Alla virologa si deve infatti la costituzione di una banca dati sull'influenza aviaria a disposizione di tutti, che ha rappresentato un vero e proprio atto rivoluzionario nel mondo scientifico. Peraltro è bene specificare che Ilaria Capua è una "ricercatrice pubblica": oggi dirige il Dipartimento di Scienze Biomediche Comparate dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie e negli anni '90 è stata la responsabile del Reparto Virologia e del Centro Studi Malattie Esotiche dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Abruzzo e del Molise.Nella parte iniziale del libro, accennando ai virus della Sars e dell'HIV, l'autrice fa comprendere subito al lettore l'importanza della medicina veterinaria per l'uomo. Da lì in poi lo prende per mano e lo porta a spasso nei 4 angoli del mondo, rendendolo orgoglioso di essere italiano. Dalla prima esperienza in Africa ad appena 30 anni come esperto della UE, alla passeggiata inconsapevole a Bruxelles con il premio Nobel Torsten Wiesel; dagli USA, una sorta di Eldorado per i ricercatori, a un'Italia ingessata (dove "i bambini non votano"), popolata da politici che sembrano usciti da qualche vecchia commedia con Alberto Sordi e alti papaveri maschilisti. E ancora l'estate sabbatica al Centers for Disease Control di Atlanta, la goliardia in Messico, la puntualità in Giappone, el temblor in Cile, la toccata e fuga in Brasile, l'incontro casuale e delicato con il futuro marito in Germania, le smisurate fogge di fazzoletti nella Penisola Arabica, la lectio magistralis in Australia, il congresso in Egitto di fronte a 800 rappresentanti delle Nazioni Unite che si conclude come ospite d'onore in una cena con 3-4 Ministri di Paesi diversi.Alla fine della piacevole lettura esce fuori il ritratto di una donna (auto)ironica e al contempo molto sicura di se stessa: del suo sapere, del suo essere moglie, madre e, soprattutto, scienziata. |
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ISSN: | 0505-401X 1828-1427 |