La specificità tunisina: Egemonia politica e habitus dell’impegno nell’Islam pubblico contemporaneo
L’elaborazione islamica delle idee di democrazia, pluralismo e libertà, condotta dai movimenti islamici tunisini dopo la rivoluzione del 2011, può essere considerata come parte di una tradizione discorsiva (Asad 1986) incentrata sulla “specificità tunisina”. Questa tradizione prevede l’interpretazio...
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Università degli Studi di Cagliari
2020-12-01
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Series: | Anuac |
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doaj-eb6776706c1148919181f66dfc06be4b2021-01-03T11:08:52ZengUniversità degli Studi di CagliariAnuac2239-625X2020-12-0192456910.7340/anuac2239-625X-38383838La specificità tunisina: Egemonia politica e habitus dell’impegno nell’Islam pubblico contemporaneoDomenico Copertino0Università della Basilicata, ItaliaL’elaborazione islamica delle idee di democrazia, pluralismo e libertà, condotta dai movimenti islamici tunisini dopo la rivoluzione del 2011, può essere considerata come parte di una tradizione discorsiva (Asad 1986) incentrata sulla “specificità tunisina”. Questa tradizione prevede l’interpretazione delle fonti islamiche classiche e moderne da parte di autorità religiose e secolari, finalizzata a legittimare l’impegno sociale e politico in nome dell’Islam. La specificità tunisina è un discorso che si richiama alle interpretazioni locali delle pratiche islamiche (come il sufismo e il marabuttismo), sull’opera dei pensatori dell’Islam moderno e sui ragionamenti su democrazia e diritti umani, allo scopo di costruire una cornice teorica all’interno della quale approfondire i concetti di moderazione, tolleranza, pluralismo e attività politica a partire da una prospettiva islamica. Questo contributo fa parte di una ricerca etnografica condotta dal 2012 e il 2015 tra gli attivisti del pubblico islamico tunisino. Tale categoria comprende sia gli islamisti (ovvero gli attivisti dei movimenti e partiti impegnati direttamente nell’agone politico) che i du‘at (gli attivisti della società civile e delle associazioni impostate sulla devozione, impegnati a diffondere il messaggio islamico dal basso). L’osservazione delle interrelazioni tra i due gruppi e della condivisione della medesima cornice teorica (la specificità tunisina) e vocabolario (libertà, dignità, diritti umani e così via) fa comprendere come la netta distinzione tra un attivismo islamico di tipo politico ed uno di tipo socioculturale deve essere messa in discussione.https://ojs.unica.it/index.php/anuac/article/view/3838 |
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L’elaborazione islamica delle idee di democrazia, pluralismo e libertà, condotta dai movimenti islamici tunisini dopo la rivoluzione del 2011, può essere considerata come parte di una tradizione discorsiva (Asad 1986) incentrata sulla “specificità tunisina”. Questa tradizione prevede l’interpretazione delle fonti islamiche classiche e moderne da parte di autorità religiose e secolari, finalizzata a legittimare l’impegno sociale e politico in nome dell’Islam. La specificità tunisina è un discorso che si richiama alle interpretazioni locali delle pratiche islamiche (come il sufismo e il marabuttismo), sull’opera dei pensatori dell’Islam moderno e sui ragionamenti su democrazia e diritti umani, allo scopo di costruire una cornice teorica all’interno della quale approfondire i concetti di moderazione, tolleranza, pluralismo e attività politica a partire da una prospettiva islamica. Questo contributo fa parte di una ricerca etnografica condotta dal 2012 e il 2015 tra gli attivisti del pubblico islamico tunisino. Tale categoria comprende sia gli islamisti (ovvero gli attivisti dei movimenti e partiti impegnati direttamente nell’agone politico) che i du‘at (gli attivisti della società civile e delle associazioni impostate sulla devozione, impegnati a diffondere il messaggio islamico dal basso). L’osservazione delle interrelazioni tra i due gruppi e della condivisione della medesima cornice teorica (la specificità tunisina) e vocabolario (libertà, dignità, diritti umani e così via) fa comprendere come la netta distinzione tra un attivismo islamico di tipo politico ed uno di tipo socioculturale deve essere messa in discussione. |
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