Considerazioni sull’applicabilità al cavallo della normativa comunitaria sulla protezione degli animali

Negli ultimi decenni, nell’Unione Europea, la crescente attenzione posta dal consumatore e dall’opinione pubblica sulla tematica del benessere animale ha mosso il legislatore comunitario ad emanare atti normativi per regolamentare la protezione degli animali allevati a fini zootecnici nei diversi mo...

Full description

Bibliographic Details
Main Authors: Angelo Peli, Lorenzo Scagliarini, Stefano Calbucci, Giuseppe Diegoli
Format: Article
Language:English
Published: Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Abruzzo e del Molise G. Caporale 2012-12-01
Series:Veterinaria Italiana
Subjects:
Online Access:http://www.izs.it/vet_italiana/2012/48_4/443.pdf
id doaj-e98094d6e3bb49b7b575fb0717b2f8f9
record_format Article
spelling doaj-e98094d6e3bb49b7b575fb0717b2f8f92020-11-24T21:49:19ZengIstituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Abruzzo e del Molise G. CaporaleVeterinaria Italiana0505-401X1828-14272012-12-01484443452Considerazioni sull’applicabilità al cavallo della normativa comunitaria sulla protezione degli animaliAngelo PeliLorenzo ScagliariniStefano CalbucciGiuseppe DiegoliNegli ultimi decenni, nell’Unione Europea, la crescente attenzione posta dal consumatore e dall’opinione pubblica sulla tematica del benessere animale ha mosso il legislatore comunitario ad emanare atti normativi per regolamentare la protezione degli animali allevati a fini zootecnici nei diversi momenti della filiera produttiva, dall’allevamento sino alla macellazione. Il cavallo, allevato con la duplice finalità di impiego, come animale da affezione da un lato e come animale da reddito dall’altro, sembrerebbe rientrare solo in parte nel campo di applicazione della normativa europea in materia di protezione animale. A ben vedere però, in coerenza con quelli che sono gli ambiti di competenza dell’UE sanciti dal Trattato, lungo tutta la filiera è la finalità economico-commerciale dell’attività e non la destinazione finale dell’equide (DPA o non-DPA) a fungere da discriminante per l’applicazione delle suddette normative. Disposizioni nate per evitare disparità che potessero generare distorsioni del mercato comune. Anche i cavalli non destinati alla produzione di alimenti sono, quindi, destinatari delle normative comunitarie, nel momento in cui vengono allevati o trasportati nell’ambito di un’attività a fini commerciali, mentre gli Equidi utilizzati al di fuori di tale contesto vengono ad essere tutelati solamente dalle norme nazionali.http://www.izs.it/vet_italiana/2012/48_4/443.pdfAllevamentoCavalloItaliaMacellazioneNormativaProtezione animaleReviewTrasportoUnione Europea
collection DOAJ
language English
format Article
sources DOAJ
author Angelo Peli
Lorenzo Scagliarini
Stefano Calbucci
Giuseppe Diegoli
spellingShingle Angelo Peli
Lorenzo Scagliarini
Stefano Calbucci
Giuseppe Diegoli
Considerazioni sull’applicabilità al cavallo della normativa comunitaria sulla protezione degli animali
Veterinaria Italiana
Allevamento
Cavallo
Italia
Macellazione
Normativa
Protezione animale
Review
Trasporto
Unione Europea
author_facet Angelo Peli
Lorenzo Scagliarini
Stefano Calbucci
Giuseppe Diegoli
author_sort Angelo Peli
title Considerazioni sull’applicabilità al cavallo della normativa comunitaria sulla protezione degli animali
title_short Considerazioni sull’applicabilità al cavallo della normativa comunitaria sulla protezione degli animali
title_full Considerazioni sull’applicabilità al cavallo della normativa comunitaria sulla protezione degli animali
title_fullStr Considerazioni sull’applicabilità al cavallo della normativa comunitaria sulla protezione degli animali
title_full_unstemmed Considerazioni sull’applicabilità al cavallo della normativa comunitaria sulla protezione degli animali
title_sort considerazioni sull’applicabilità al cavallo della normativa comunitaria sulla protezione degli animali
publisher Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Abruzzo e del Molise G. Caporale
series Veterinaria Italiana
issn 0505-401X
1828-1427
publishDate 2012-12-01
description Negli ultimi decenni, nell’Unione Europea, la crescente attenzione posta dal consumatore e dall’opinione pubblica sulla tematica del benessere animale ha mosso il legislatore comunitario ad emanare atti normativi per regolamentare la protezione degli animali allevati a fini zootecnici nei diversi momenti della filiera produttiva, dall’allevamento sino alla macellazione. Il cavallo, allevato con la duplice finalità di impiego, come animale da affezione da un lato e come animale da reddito dall’altro, sembrerebbe rientrare solo in parte nel campo di applicazione della normativa europea in materia di protezione animale. A ben vedere però, in coerenza con quelli che sono gli ambiti di competenza dell’UE sanciti dal Trattato, lungo tutta la filiera è la finalità economico-commerciale dell’attività e non la destinazione finale dell’equide (DPA o non-DPA) a fungere da discriminante per l’applicazione delle suddette normative. Disposizioni nate per evitare disparità che potessero generare distorsioni del mercato comune. Anche i cavalli non destinati alla produzione di alimenti sono, quindi, destinatari delle normative comunitarie, nel momento in cui vengono allevati o trasportati nell’ambito di un’attività a fini commerciali, mentre gli Equidi utilizzati al di fuori di tale contesto vengono ad essere tutelati solamente dalle norme nazionali.
topic Allevamento
Cavallo
Italia
Macellazione
Normativa
Protezione animale
Review
Trasporto
Unione Europea
url http://www.izs.it/vet_italiana/2012/48_4/443.pdf
work_keys_str_mv AT angelopeli considerazionisullapplicabilitaalcavallodellanormativacomunitariasullaprotezionedeglianimali
AT lorenzoscagliarini considerazionisullapplicabilitaalcavallodellanormativacomunitariasullaprotezionedeglianimali
AT stefanocalbucci considerazionisullapplicabilitaalcavallodellanormativacomunitariasullaprotezionedeglianimali
AT giuseppediegoli considerazionisullapplicabilitaalcavallodellanormativacomunitariasullaprotezionedeglianimali
_version_ 1725888114733350912