La storia tormentata del dato etnografico. Qualche riflessione sulla sua problematicità
Una peculiarità della disciplina antropologica consiste nel fatto che i dati su cui dovrebbe basarsi, i dati etnografici, sono tutt’altro che ‘dati’. Prodotto di procedure di osservazione, di analisi, interpretazioni, elaborazioni, ricostruzioni, estratto da lunghi discorsi dei nativi e sintetizzato...
Main Author: | |
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Format: | Article |
Language: | English |
Published: |
Ledizioni
2019-04-01
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Series: | Antropologia |
Subjects: | |
Online Access: | https://www.ledijournals.com/ojs/index.php/antropologia/article/view/1533 |
Summary: | Una peculiarità della disciplina antropologica consiste nel fatto che i dati su cui dovrebbe basarsi, i dati etnografici, sono tutt’altro che ‘dati’. Prodotto di procedure di osservazione, di analisi, interpretazioni, elaborazioni, ricostruzioni, estratto da lunghi discorsi dei nativi e sintetizzato più o meno arbitrariamente dall’antropologo, il dato spesso sconta l’opacità della propria origine. È la rappresentazione che l’osservatore elabora di un presunto oggetto (ad esempio un’istituzione o una pratica indigena) o piuttosto una rappresentazione nativa (ciò che i nativi pensano di una propria istituzione) o ancora è l’interpretazione di una rappresentazione (ciò che l’antropologo pensa che i nativi pensino di una loro istituzione)?<br />Il dato cambia statuto epistemologico col variare delle strategie di osservazione elaborate dall’antropologo, delle teorie utilizzate nella ricerca sul campo, dei presupposti epistemologici su cui le teorie antropologiche vengono costruite. |
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ISSN: | 2281-4043 2420-8469 |