Summary: | <p>In assenza di Isoke Aikpitany, che non aveva potuto raggiungere Milano, Giuliana Nuvoli narra la sua storia e presenta il suo libro: <em>Le ragazze di Benin- City</em>. È un testo in cui si fondono più generi letterari: romanzo, autobiografia, confessione, documentario, testimonianza. E nel quale la protagonista/narratrice compie un percorso di formazione che la porta a una visione complessa del fenomeno della tratta delle ragazze nigeriane e alla necessità della denuncia.</p><p>Un libro anomalo, diviso tra passato remoto, passato prossimo, presente, in cui la parola è sangue e carne; in cui il dolore e la rabbia si stemperano, nel finale, in accenti di speranza.</p><p> </p><p> </p><p><strong>Isoke: “now finally i am whole. and free”</strong></p><p> </p><p>Unable to come to Milan, Giuliana Nuvoli tells Isoke Aikpitany’s story and presents her book: The girls of Benin-City. It is a text that blends multiple genres: part novel, part autobiography, part confession, part documentary, part testimonial.</p><p>The protagonist/narrator completes a training course that leads to a complex vision of the phenomenon of trafficking in Nigerian women and the need for outcry.</p>A strange book, divided between the distant past, the recent past, the present, where the word is flesh and blood. Pain and anger dissolve in the end, into a shimmer of hope.
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