Summary: | Si tratta di un saggio teorico fondamentale nel panorama delle prime ricerche psicoanalitiche sull’arte, in cui Jones cerca di organizzare in una sintesi originale ed avanzata il pensiero estetico di Freud come si era venuto evolvendo fino ad allora. Per il lettore contemporaneo, informato sugli sviluppi della cosiddetta psicoanalisi dell’arte, il saggio, pur nell’esemplare chiarezza e rigore teorico, certo non presenta risvolti nuovi o inaspettati; ma se si tiene conto della data di pubblicazione (l928), del vasto respiro di questa sintesi, della problematicità dell’impostazione, la sua importanza appare evidente. Jones, pur dimostrandosi un perfetto seguace delle idee freudiane, riesce a coordinare in un sistema organico e omogeneo le sparse osservazioni del maestro sul problema dell’arte, sviluppando per altro quelle intuizioni che, pur non essendo state da Freud strettamente collegate al problema estetico, vengono tuttavia ad arricchire e integrare la sua interpretazione dell’arte.
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