Le buone mani e le mani buone di Teodora Polo: una storia di vita
Le storie di vita rappresentano per l’antropologia culturale un dispositivo di ricerca che ha sempre suscitato interesse e perplessità perché è strumento e oggetto di indagine. Strumento perché sono una fra le tante metodologie di ricerca che l’antropologo può utilizzare per la comprensione degli el...
Main Author: | |
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Format: | Article |
Language: | English |
Published: |
Ledizioni
2013-10-01
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Series: | Antropologia |
Online Access: | https://www.ledijournals.com/ojs/index.php/antropologia/article/view/173 |
Summary: | Le storie di vita rappresentano per l’antropologia culturale un dispositivo di ricerca che ha sempre suscitato interesse e perplessità perché è strumento e oggetto di indagine. Strumento perché sono una fra le tante metodologie di ricerca che l’antropologo può utilizzare per la comprensione degli elementi della cultura; oggetto nella misura in cui possono rappresentare l’obiettivo finale del ricercatore. Intorno a questi due nodi concettuali possiamo enucleare molte altre ragioni di ordine scientifico-disciplinare che possono destare interesse e perplessità: il rapporto tra antropologo e testimone, la rappresentatività della testimonianza biografica, la veridicità del modello proposto, la somiglianza e complementarietà con i modelli presentati dalla letteratura e dal romanzo autobiografico in particolare. |
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ISSN: | 2281-4043 2420-8469 |