Madame va a teatro. Scene da un teatro all’italiana in due romanzi di metà Ottocento
La serata a teatro è un momento ricorrente in diversi romanzi. In ambito narrativo, il luogo teatrale serve a mettere in evidenza non solo la relazione fra gli spettatori e la scena ma anche, in alcuni casi, i rapporti particolari che nascono al di là della scena, tra gli spettatori stessi. La spazi...
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Università degli Studi di Milano
2016-07-01
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doaj-d87f3afe17e34926869d195af18387782020-11-24T21:03:07ZitaUniversità degli Studi di MilanoACME0001-494X2282-00352016-07-0169112513810.13130/2282-0035/74166510Madame va a teatro. Scene da un teatro all’italiana in due romanzi di metà OttocentoLaura Belloni0Università Cattolica del Sacro Cuore di MilanoLa serata a teatro è un momento ricorrente in diversi romanzi. In ambito narrativo, il luogo teatrale serve a mettere in evidenza non solo la relazione fra gli spettatori e la scena ma anche, in alcuni casi, i rapporti particolari che nascono al di là della scena, tra gli spettatori stessi. La spazialità del teatro, visto come luogo di incontro e di raccolta della comunità, aiuta il lettore a ragionare in senso più ampio e, letteralmente, visivo sul senso di identità individuale e di identità sociale. Questo studio si concentra sulla presenza del cosiddetto “teatro all’italiana” in due romanzi chiave di metà Ottocento, più volte associati per le molteplici assonanze, Madame Bovary di Gustave Flaubert e Anna Karenina di Lev Tolstoj. Le serate di Emma e di Anna all’Opera richiamano il ruolo del teatro come luogo cittadino e strumento di rafforzamento dell’identità sociale. Spostandosi poi su un piano simbolico, rimandano a una semiotica della messa in scena e della rappresentazione ricordando, in due scene emblematiche, che il teatro è per eccellenza il cuore dell’inganno, è la celebrazione della metafora e della sostituzione. È, infine, nei due romanzi, l’emblema dell’illusione e del disinganno, sostanza di cui si alimentano le vite delle due eroine letterarie.http://riviste.unimi.it/index.php/ACME/article/view/7416 |
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La serata a teatro è un momento ricorrente in diversi romanzi. In ambito narrativo, il luogo teatrale serve a mettere in evidenza non solo la relazione fra gli spettatori e la scena ma anche, in alcuni casi, i rapporti particolari che nascono al di là della scena, tra gli spettatori stessi. La spazialità del teatro, visto come luogo di incontro e di raccolta della comunità, aiuta il lettore a ragionare in senso più ampio e, letteralmente, visivo sul senso di identità individuale e di identità sociale. Questo studio si concentra sulla presenza del cosiddetto “teatro all’italiana” in due romanzi chiave di metà Ottocento, più volte associati per le molteplici assonanze, Madame Bovary di Gustave Flaubert e Anna Karenina di Lev Tolstoj. Le serate di Emma e di Anna all’Opera richiamano il ruolo del teatro come luogo cittadino e strumento di rafforzamento dell’identità sociale. Spostandosi poi su un piano simbolico, rimandano a una semiotica della messa in scena e della rappresentazione ricordando, in due scene emblematiche, che il teatro è per eccellenza il cuore dell’inganno, è la celebrazione della metafora e della sostituzione. È, infine, nei due romanzi, l’emblema dell’illusione e del disinganno, sostanza di cui si alimentano le vite delle due eroine letterarie. |
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