Alex Woloch, Caratterizzazione e distribuzione

Le opere narrative mostrano un’innata consapevolezza della tensione che deriva dalla necessità di distribuire l’attenzione su diversi personaggi in quantità disomogenee. L’autore si propone di creare un modello teorico per affrontare una serie di questioni legate alle scelte distribuzionali nel roma...

Full description

Bibliographic Details
Main Author: Sostene Massimo Zangari
Format: Article
Language:deu
Published: Università degli Studi di Milano 2012-12-01
Series:Enthymema
Subjects:
Online Access:https://riviste.unimi.it/index.php/enthymema/article/view/2677
Description
Summary:Le opere narrative mostrano un’innata consapevolezza della tensione che deriva dalla necessità di distribuire l’attenzione su diversi personaggi in quantità disomogenee. L’autore si propone di creare un modello teorico per affrontare una serie di questioni legate alle scelte distribuzionali nel romanzo dell’Ottocento. Vengono introdotte le categorie di spazio-personaggio – l’incontro/scontro tra individuo rappresentato e spazio narrativo – e sistema-personaggi – la disposizione di personaggi multipli in una struttura narrativa. Le categorie intendono ovviare alla scissione che ha dominato la critica sul personaggio, divisa tra due posizioni antitetiche: da un lato chi ha ridotto il personaggio a mero accorgimento formale, dall’altro coloro i quali ne hanno enfatizzato l’aspetto referenziale e umano. L’intento delle categorie qui proposte è invece quello di recuperare la dialettica che lega questi due aspetti del personaggio finzionale. In particolare, mettere in evidenza come gli esiti strutturali del romanzo dipendano dal problema di rappresentare personaggi minori ridotti ai due principali paradigmi del bizzaro e del lavoratore. I meccanismi del romanzo e i disequilibri strutturali che derivano dall’incorporazione dei personaggi sono interpretati dall’autore come rispechiamento del difficile rapporto tra diseguaglianza e democrazia, che ha contrassegnato un secolo, l’Ottocento, dove alla mobilità sociale della borghesia faceva da contraltare la marginalizzazione delle classi subalterne. L’intervento si conclude con cenni al trattamento del personaggio nei lavori di Jane Austen, Dickens e Balzac.
ISSN:2037-2426