Combined interferon a2b and cyclosporin A in the treatment of chronic hepatitis C: controlled trial - Reply
Solo il 15-20% dei pazienti con epatite C cronica presenta una risposta virologica protratta dopo terapia con solo interferon (IFN). Lo scopo di questo studio è di confrontare l’efficacia e la sicurezza dell’IFN in combinazione con ciclosporina A (CsA) orale con l’IFN in monoterapia nel trattamento...
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PAGEPress Publications
2011-09-01
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Series: | Reumatismo |
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doaj-cffda7544b9e45879b5c9e038326d5832020-11-24T23:40:13ZengPAGEPress PublicationsReumatismo0048-74492240-26832011-09-0157212812910.4081/reumatismo.2005.128Combined interferon a2b and cyclosporin A in the treatment of chronic hepatitis C: controlled trial - ReplyM. GaleazziF. BellisaiA. CrisantiA. DonvitoSolo il 15-20% dei pazienti con epatite C cronica presenta una risposta virologica protratta dopo terapia con solo interferon (IFN). Lo scopo di questo studio è di confrontare l’efficacia e la sicurezza dell’IFN in combinazione con ciclosporina A (CsA) orale con l’IFN in monoterapia nel trattamento dell’epatite C cronica. 120 pazienti affetti da epatite C cronica hanno ricevuto la dose standard Giapponese di IFN a2b da solo per 24 settimane o questa dose di IFN a2b in combinazione con CsA, alla dose di 200 mg/die per le prime 4 settimane e poi di 100 mg/die per altre 20 settimane. In tutti i pazienti sono stati valutati la sicurezza, l’efficacia e la tolleranza alla fine delle settimane 4, 12, 24 e 48. L’efficacia è stata valutata mediante la scomparsa dei livelli sierici del genoma di HCV (RNA-HCV) ricercato con reazione polimerasica a catena (PCR), e la normalizzazione delle transaminasi. L’end point primario era il mantenimento della risposta virologica; cioè il mantenimento di RNA-HCV a livelli sierici indosabili fino alla 48esima settimana. Il grado di mantenimento della risposta virologica è stata significativamente più alto nel gruppo con terapia combinata, IFN-CsA, rispetto al gruppo con IFN in monoterapia (p = 0.01). Il grado di mantenimento della risposta biochimica era più alto nel gruppo con terapia combinata rispetto a quello con monoterapia (p = 0.017). Nei pazienti con genotipo virale 1 di HCV ed alta carica virale, il grado di mantenimento della risposta virologica era marcatamente più alto nel gruppo con terapia combinata rispetto al gruppo con IFN in monoterapia (p = 0.006). Il profilo di effetti collaterali era simile nei due gruppi. In pazienti con epatite C cronica il trattamento combinato IFNCsA è più efficace rispetto alla monoterapia con IFN, soprattutto nei pazienti con genotipo virale 1 di HCV ed alta viremia. Altri studi in vitro hanno recentemente dimostrato che la CsA, a differenza di altri immunosoppressori, possiede anche effetti antivirali specifici sulla replicazione di HCV e sulla soppressione dell’espressione dei prodotti (proteine) del genoma di HCV nelle cellule infettate.http://www.reumatismo.org/index.php/reuma/article/view/212 |
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Solo il 15-20% dei pazienti con epatite C cronica presenta una risposta virologica protratta dopo terapia con solo interferon (IFN). Lo scopo di questo studio è di confrontare l’efficacia e la sicurezza dell’IFN in combinazione con ciclosporina A (CsA) orale con l’IFN in monoterapia nel trattamento dell’epatite C cronica. 120 pazienti affetti da epatite C cronica hanno ricevuto la dose standard Giapponese di IFN a2b da solo per 24 settimane o questa dose di IFN a2b in combinazione con CsA, alla dose di 200 mg/die per le prime 4 settimane e poi di 100 mg/die per altre 20 settimane. In tutti i pazienti sono stati valutati la sicurezza, l’efficacia e la tolleranza alla fine delle settimane 4, 12, 24 e 48. L’efficacia è stata valutata mediante la scomparsa dei livelli sierici del genoma di HCV (RNA-HCV) ricercato con reazione polimerasica a catena (PCR), e la normalizzazione delle transaminasi. L’end point primario era il mantenimento della risposta virologica; cioè il mantenimento di RNA-HCV a livelli sierici indosabili fino alla 48esima settimana. Il grado di mantenimento della risposta virologica è stata significativamente più alto nel gruppo con terapia combinata, IFN-CsA, rispetto al gruppo con IFN in monoterapia (p = 0.01). Il grado di mantenimento della risposta biochimica era più alto nel gruppo con terapia combinata rispetto a quello con monoterapia (p = 0.017). Nei pazienti con genotipo virale 1 di HCV ed alta carica virale, il grado di mantenimento della risposta virologica era marcatamente più alto nel gruppo con terapia combinata rispetto al gruppo con IFN in monoterapia (p = 0.006). Il profilo di effetti collaterali era simile nei due gruppi. In pazienti con epatite C cronica il trattamento combinato IFNCsA è più efficace rispetto alla monoterapia con IFN, soprattutto nei pazienti con genotipo virale 1 di HCV ed alta viremia. Altri studi in vitro hanno recentemente dimostrato che la CsA, a differenza di altri immunosoppressori, possiede anche effetti antivirali specifici sulla replicazione di HCV e sulla soppressione dell’espressione dei prodotti (proteine) del genoma di HCV nelle cellule infettate. |
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