Summary: | Il contributo, sottoposto a valutazione, riprende i contenuti, ampliati e rielaborati nel testo e arricchiti nell’apparato bibliografico, della relazione su “L’applicazione delle leggi fasciste a difesa della razza nella Facoltà di Giurisprudenza della Università di Roma (con peculiare riguardo al caso di Giorgio Del Vecchio)”, presentata al Convegno su “I Filosofi del diritto alla Sapienza tra le due Guerre”, organizzato nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” (Roma, 21-22 ottobre 2014), ed è destinato alla pubblicazione negli Atti del Convegno.
SOMMARIO: 1. Le leggi antiebraiche e il mondo accademico italiano. La R. Università degli Studi di Roma e, al suo interno, la Facoltà giuridica – 2. Una necessaria premessa: la penetrazione del fascismo all’interno della Facoltà giuridica romana – 3. Le leggi razziali del 1938. La questione della diversità giuridica dell’ebreo e il mondo dei giuristi – 4. L’applicazione della legislazione antiebraica nella Facoltà giuridica romana: la sospensione e la successiva dispensa dal servizio per “motivi razziali” di Giorgio Del Vecchio e di Gino Arias. Le vicende relative alla sostituzione delle cattedre vacanti nei verbali della Facoltà – 5. I docenti della Facoltà giuridica romana di fronte all’allontanamento dei colleghi di razza ebraica – 6. (segue) … e al problema rappresentato, sul piano giuridico, dalle leggi antiebraiche. Antisemitismo e questione della “diversità giuridica” degli ebrei nel pensiero e negli scritti degli accademici romani - 7. Le ripercussioni delle misure persecutorie sulla vita e sul pensiero dei docenti allontanati. Il caso specifico di Giorgio Del Vecchio – 8. L’abrogazione delle leggi antiebraiche. La Facoltà giuridica romana tra epurazioni e ritorni. Le (tormentate) vicende della reintegrazione di Giorgio Del Vecchio - 9. Un bilancio conclusivo.
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