Summary: | L'intento di questo saggio è quello di fornire alcuni spunti interpretativi per il romanzo Il cardillo addolorato (1993) di Anna Maria Ortese, sulla base del modello psicanalitico lacaniano e di un confronto con il mito di Antigone. Il primo capitolo consiste in una breve introduzione alla complessità esegetica dell'opera e al tema dell'enigma in senso fattuale e semantico. Successivamente si discute la posizione della protagonista Elmina quale oggetto del desiderio dei tre signori di Liegi e portavoce del discorso isterico. Infine, a partire da possibili fonti testuali, si avanza l'ipotesi di una presenza sotterranea del mito di Antigone, per cui Elmina sarebbe una figura del desiderio utopico: la sua devozione per Hieronymus Käppchen assume le sembianze di un'intransigenza etica che evoca in tono minore ma non meno doloroso il dramma di Antigone.
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