IL “LUMBARD” A SAINT LOUIS. STORIA DI UN’EMIGRAZIONE LINGUISTICA

Nel presente contributo si illustrano i primi dati di un’indagine, tuttora in corso, sullo stato del dialetto dell’Alto Milanese, il Lumbard, nella comunità italoamericana di Saint Louis (Missouri). Avvalendosi degli strumenti tipici dell’indagine sociolinguistica, quali questionari e conversazioni...

Full description

Bibliographic Details
Main Authors: Chris Stephens, Marina Ghiringhelli
Format: Article
Language:English
Published: Università degli Studi di Milano 2017-03-01
Series:Italiano LinguaDue
Online Access:http://riviste.unimi.it/index.php/promoitals/article/view/8179
Description
Summary:Nel presente contributo si illustrano i primi dati di un’indagine, tuttora in corso, sullo stato del dialetto dell’Alto Milanese, il Lumbard, nella comunità italoamericana di Saint Louis (Missouri). Avvalendosi degli strumenti tipici dell’indagine sociolinguistica, quali questionari e conversazioni semi-strutturate, e avendo sempre come riferimento la letteratura specialistica e la storia particolare della suddetta comunità, i ricercatori mostrano e spiegano le cause del processo di language shift iniziato tra seconda e terza generazione. Focalizzano quindi la loro attenzione su quale e quanto Lumbard si sia conservato fino ad oggi, dando vita a una raccolta di lemmi e modi di dire riconducibili a cinque grandi aree tematiche: casa, comandi, tempo atmosferico, espressioni colorite e volgari, espressioni familiari. Tale raccolta dimostra come il Lumbard sia una scelta quasi obbligata in determinati domini e contesti e soprattutto come questo dialetto veicoli una chiara e precisa identità, che non è né italiana né americana ma autenticamente lombarda. “Lumbard” in Saint Louis: a story of linguistic emigration This article describes the first results of an investigation, still in progress, into the status of the Alto Milanese dialect, the Lumbard, in the Italian-American community of Saint Louis (Missouri). Utilizing questionnaires and semi-structured conversations typical to sociolinguistics surveys, sociolinguistics literature and reference to the particular history of this community, the researchers demonstrate and explain the causes of the process of language shift that begins between the second and third generations. They then focus attention on which and how much Lumbard remains preserved to this day, identifying a collection of terms and sayings grouped into five broad areas: home, commands, weather, colorful/vulgar expressions and colloquial expressions. This collection reveals how Lumbard is a nearly necessary linguistic choice in certain domains and contexts and, above all, how this dialect conveys a clear and distinct identity that is neither Italian nor American but genuinely Lombard.
ISSN:2037-3597