Summary: | La città santa di Touba, Senegal, è un califfato sufi governato dalla confraternita dei murid. Il clan del fondatore, C. A. Bamba Mbacké, vi ha istituito un sistema politico e religioso che ruota intorno a numerosi lignaggi marabuttici, a specifiche istituzioni rituali come a un’intensa attività economica che fa di Touba la seconda città più estesa e dinamica del paese. Le grandi narrazioni e gli spazi di culto di questa imponente metropoli spirituale restituiscono l’immagine di una città disegnata e dominata dalle sue guide religiose. Un’etnografia del quotidiano ridimensiona la centralità del patto sociale e cultuale su cui si fonda il loro potere e sui cui si sono concentrati tutti gli studi storico-antropologici dedicati alla confraternita. Una tale etnografia mostra tutta l’importanza delle case e delle famiglie dei marabutti nella vita della città e delle reti che intesse fuori dalle sue mura. Intese come veri e propri luoghi di vita, al di là delle rappresentazioni religiose, questi contesti rivelano un sorprendente e irriducibile protagonismo delle donne nella fabbricazione e la trasformazione dei paesaggi e dei legami che costituiscono l’infrastruttura stessa di questa città di Dio.
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