Summary: | Sulla base di una nuova traduzione del piyyuṭ “Yoṣer per lo sposo” di Zavadyah, payṭan altrimenti sconosciuto, in questo articolo vengono fornite alcune indicazioni per provare a contestualizzarne la figura. In base a vari indizi linguistici e tematici, e alla somiglianza con i piyyuṭim di Amittay ben Šefaṭyah di Oria, si può affermare che anche Zevadyah sia stato un payṭan attivo in Italia meridionale. Sembra, inoltre, che l'opera di Zevadyah sia anche stata usata da Amittay come fonte per i propri piyyuṭim. Si suggerisce che Zevadyah sia fiorito a Oria nella prima metà del IX secolo.
The Payṭan Zevadyah
Starting from the translation of a piyyuṭ by Zevadyah, “A Groom’s Yoṣer”, this paper aims to provide some background information about this otherwise unknown payṭan. Linguistic and thematic clues suggest that Zevadyah was a payṭan from southern Italy, because his piyyuṭim show similar features to those by Amittay ben Šefaṭyah. Moreover, it seems that Zevadyah’s work was used by Amittay as a source for his own piyyuṭim. The author then suggests that the former lived in Oria in the first half of the 9th century.
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