Summary: | L’autobiografia, in qualità di fonte storiografica, può offrirci una pluralità di informazioni sul piano storico-educativo, che possono riguardare gli stili di vita, i modelli educativi, la vita materiale, le mentalità collettive, i comportamenti e i vissuti presenti in un determinato contesto e momento storico. L’autobiografia, inoltre, nella sua accezione di scrittura di sé, mostra il suo volto di percorso di costruzione dell’identità, o più semplicemente di cura di sé. Nel saggio è analizzata, in questa duplice prospettiva, l’autobiografia di Janet Frame, scrittrice neozelandese contemporanea, la cui narrazione diventa una preziosa fonte per far emergere nella ricerca storico-educativa tasselli relativi alla storia delle donne. Campo del sapere quest’ultimo, ancora oggi poco conosciuto a causa della scarsa visibilità o del difficile reperimento delle fonti. Negli ultimi anni, però, il perimetro di reperimento delle fonti relativo alle scritture femminili si stia ampliando notevolmente, consentendo al ricercatore di dare vita a nuove frontiere epistemologiche.
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