L’indice di complessità assistenziale come strumento di pianificazione: studio osservazionale prospettico in due strutture neurochirurgiche

Obiettivo dello studio Obiettivo primario: misurare la complessità assistenziale, attraverso la metodologia dell’Indice di Complessità Assistenziale-ICA (Cavaliere, 1999), in due coorti di soggetti affetti da neoplasia intracranica e da patologia degenerativa vertebrale afferenti ai due reparti di n...

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Main Authors: Natascia Piermattei, Gianluca Moroncini, Gilda Pelusi, Rosalia Mercanti, Sara Salvucci, Andrea Carbonari, Fabia Pioli, Chiara Gatti
Format: Article
Language:English
Published: Università degli Studi di Torino 2018-11-01
Series:Journal of Biomedical Practitioners
Subjects:
Online Access:https://www.ojs.unito.it/index.php/jbp/article/view/2939
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spelling doaj-adc5c676b44340a39f6d5ed98647b8d82020-11-25T03:56:22ZengUniversità degli Studi di TorinoJournal of Biomedical Practitioners2532-79252532-79252018-11-012210.13135/2532-7925/29392939L’indice di complessità assistenziale come strumento di pianificazione: studio osservazionale prospettico in due strutture neurochirurgicheNatascia Piermattei0Gianluca Moroncini1Gilda Pelusi2Rosalia Mercanti3Sara Salvucci4Andrea Carbonari5Fabia Pioli6Chiara Gatti7Dipartimento di Scienze Neurologiche, A.O.U. Ospedali Riuniti di AnconaClinica Medica, A.O.U. Ospedali Riuniti di Ancona, Dipartimento di Scienze Cliniche e Molecolari, Uni-versità Politecnica delle Marche, AnconaCorso di laurea Magistrale in Scienze Infermieristiche, Università Politecnica delle Marche, AnconaDirezione Professioni Sanitarie Area Infermieristica-Ostetrica, A.O.U. Ospedali Riuniti di AnconaClinica Medica, A.O.U. Ospedali Riuniti di Ancona, Dipartimento di Scienze Cliniche e Molecolari, Uni-versità Politecnica delle Marche, AnconaDirezione Medica Ospedaliera, Blocco Operatorio, A.O.U. Ospedali Riuniti di AnconaU.O.C. Ostetricia e Ginecologia, A.O. Ospedali Riuniti Marche Nord, Fano (PU)Dipartimento Scienze Cardiovascolari, A.O.U. Ospedali Riuniti di AnconaObiettivo dello studio Obiettivo primario: misurare la complessità assistenziale, attraverso la metodologia dell’Indice di Complessità Assistenziale-ICA (Cavaliere, 1999), in due coorti di soggetti affetti da neoplasia intracranica e da patologia degenerativa vertebrale afferenti ai due reparti di neurochirurgia dell’Azienda Ospedaliero Universitaria “Ospedali Riuniti di Ancona”. Obiettivo secondario: indagare il numero e la tipologia dei bisogni assistenziali manifestati dai pazienti al fine di identificare la possibilità di attribuzione degli interventi infermieristici a personale di supporto. Materiali e metodi Disegno dello studio: osservazionale prospettico. Setting: due reparti di neurochirurgia dell’Azienda Ospedaliero Universitaria “Ospedali Riuniti di Ancona”. Campione: soggetti ricoverati con diagnosi di neoplasia intracranica o di patologia degenerativa vertebrale. Strumenti: Software ICA 1.1.mbd di Bruno Cavaliere. Raccolta dati: dal 1° febbraio al 30 giugno 2016 in cinque momenti della degenza ospedaliera. Analisi dei dati: Statistical Analysis System 9.0 (SAS) e Microsoft Excel. Risultati Sono stati arruolati 80 soggetti, il 55% di sesso maschile. Per le due coorti di soggetti è emerso che la complessità assistenziale risulta essere “moderata” all’ingresso, con un peso intervento (PI) massimo di 3, “grave” all’intervento chirurgico e in I giornata post-operatoria, con un PI di 5, “moderata” in III giornata post-operatoria, con un PI di 4, “lieve” alla dimissione con PI massimo di 3, evidenziando tuttavia all’interno delle giornate esaminate delle differenze statisticamente significative in termini di impegno assistenziale tra le neoplasie intracraniche e le patologie degenerative vertebrali. Discussione Dall’analisi statistica la complessità assistenziale risulta essere maggiore per le neoplasie intracraniche rispetto alle patologie degenerative vertebrali (p<0.0001). L’impegno assistenziale relativo alla III giornata post-operatoria e all’ingresso non mostra differenze statisticamente significative. Tra gli interventi assistenziali rilevati, quelli della sfera “alimentazione”, “eliminazione”, “igiene”, “movimento”, potrebbero essere attribuiti all’Operatore Socio Sanitario (OSS), figura attualmente non inserita nei piani delle attività del setting analizzato. Conclusioni Misurare la complessità assistenziale utilizzando il metodo ICA potrebbe facilitare l’ottimizzazione della distribuzione delle competenze all’interno dell’equipe assistenziale nelle diverse giornate chirurgiche.https://www.ojs.unito.it/index.php/jbp/article/view/2939professional competencenursing careperioperative nursingnursing recordsneurosurgeryworkloadnursing staff
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