TRA UMIDE MURA DI CEMENTO T’IMMAGINI UN PO’ DI LIBERTÀ. POESIA E PROLETARIATO NELL’UNGHERIA INTERBELLICA

Nel presente contributo si vuole riassumere il rapporto tra il mondo delle lettere, in primis quello della poesia lirica, e il proletariato ungherese quale suo motivo nel difficile periodo di transizione tra le due guerre mondiali. In Ungheria, gli anni Venti e Trenta furono contrassegnati da pr...

Full description

Bibliographic Details
Main Author: Vito Paoletić
Format: Article
Language:English
Published: Juraj Dobrila University of Pula 2020-01-01
Series:Studia Polensia
Subjects:
Online Access:https://hrcak.srce.hr/file/358306
Description
Summary:Nel presente contributo si vuole riassumere il rapporto tra il mondo delle lettere, in primis quello della poesia lirica, e il proletariato ungherese quale suo motivo nel difficile periodo di transizione tra le due guerre mondiali. In Ungheria, gli anni Venti e Trenta furono contrassegnati da profonde trasformazioni geopolitiche e instabilità economica, il che portò vaste fasce della popolazione all’orlo di una crisi esistenziale: per il proletariato dell’epoca, e non solo per esso, oppressione e miseria erano all’ordine del giorno. Nel contributo si indaga su come abbiano sentito e sofferto nonché come abbiano espresso la paralisi del quarto stato tre importanti e diversi poeti dell’epoca: l’impressionista Juhász, l’esistenzialista József e l’avanguardista Kassák.
ISSN:1848-4905
2459-6256