Guardiani della soglia. I Frati Minori come garanti del perimetro sociale (XIII secolo)
Il contributo indaga il ruolo dei Minori nella pacificazione della civitas. Il carisma dei frati minori si presentava come antidoto allo scandalum e premessa alla riammissione della cittadinanza all’interno del circuito della fides. Tale speciale attitudine, che sin dalle origini fu utilizzata dai t...
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2007-12-01
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doaj-a5bdc11206b04cf582b72d1a8341da4b2020-12-02T18:37:38ZdeuUniversità di Napoli Federico IIReti Medievali Rivista1593-22142007-12-01813350Guardiani della soglia. I Frati Minori come garanti del perimetro sociale (XIII secolo)Giacomo Todeschini0Università degli Studi di TriesteIl contributo indaga il ruolo dei Minori nella pacificazione della civitas. Il carisma dei frati minori si presentava come antidoto allo scandalum e premessa alla riammissione della cittadinanza all’interno del circuito della fides. Tale speciale attitudine, che sin dalle origini fu utilizzata dai testi francescani per comprovare la santità dei fratres, viene ricondotta alla loro capacità di proporsi come efficaci mediatori civici pur costituendo un gruppo religioso, poi un Ordine, il cui tratto di identificazione era dato dall’inferiorità ecclesiologica e sociale (minoritas). Le ragioni di un simile atteggiamento vengono ricondotte alla capacità politica dei Minori di sperimentare la propria prossimità al potere ecclesiale e cittadino raccordandola con la sperimentazione del perimetro della civitas, evidente sin dall’ubicazione dei primi insediamenti: sotto il profilo sociale, tale sperimentazione si tradusse in un contatto con i pauperes, i marginali e gli infami. I Minori divennero in tal modo un elemento di composizione di poli sociali distinti, riuscendo a mediare il rapporto tra fama e infamia, tra potentes e pauperes.http://www.rmojs.unina.it/index.php/rm/article/view/4616MedioevoXIII SecoloFrancescaniReligioneSocietà |
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Il contributo indaga il ruolo dei Minori nella pacificazione della civitas. Il carisma dei frati minori si presentava come antidoto allo scandalum e premessa alla riammissione della cittadinanza all’interno del circuito della fides. Tale speciale attitudine, che sin dalle origini fu utilizzata dai testi francescani per comprovare la santità dei fratres, viene ricondotta alla loro capacità di proporsi come efficaci mediatori civici pur costituendo un gruppo religioso, poi un Ordine, il cui tratto di identificazione era dato dall’inferiorità ecclesiologica e sociale (minoritas). Le ragioni di un simile atteggiamento vengono ricondotte alla capacità politica dei Minori di sperimentare la propria prossimità al potere ecclesiale e cittadino raccordandola con la sperimentazione del perimetro della civitas, evidente sin dall’ubicazione dei primi insediamenti: sotto il profilo sociale, tale sperimentazione si tradusse in un contatto con i pauperes, i marginali e gli infami. I Minori divennero in tal modo un elemento di composizione di poli sociali distinti, riuscendo a mediare il rapporto tra fama e infamia, tra potentes e pauperes. |
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