Attraverso i fiumi delle lingue. Georges-Arthur Goldschmidt traduce se stesso

Georges Arthur Goldschmidt, che dovette fuggire dalla Germania nel 1938 all’età di 10 anni in seguito alla persecuzione antisemita, arrivò in Francia, passando per l'Italia, nel 1939: qui, sin dal primo momento, la lingua francese gli apparve come l’idioma della salvezza e della resistenza con...

Full description

Bibliographic Details
Main Author: Olaf Müller
Format: Article
Language:English
Published: Università di Roma Tor Vergata 2018-10-01
Series:Testo & Senso
Online Access:https://testoesenso.it/index.php/testoesenso/article/view/394
id doaj-a26b0bd9d3054132a2d0e7a20f5d05a6
record_format Article
spelling doaj-a26b0bd9d3054132a2d0e7a20f5d05a62021-07-19T17:31:40ZengUniversità di Roma Tor VergataTesto & Senso2036-22932018-10-0119Attraverso i fiumi delle lingue. Georges-Arthur Goldschmidt traduce se stessoOlaf Müller0Philipps-Universität Marburg Georges Arthur Goldschmidt, che dovette fuggire dalla Germania nel 1938 all’età di 10 anni in seguito alla persecuzione antisemita, arrivò in Francia, passando per l'Italia, nel 1939: qui, sin dal primo momento, la lingua francese gli apparve come l’idioma della salvezza e della resistenza contro il Nazionalsocialismo; egli iniziò a provare vergogna per la sua origine di parlante tedesco, e cominciò ad esprimersi e a  scrivere esclusivamente in francese. Solo attraverso la lingua tedesca letteraria, in particolare quella di Kafka, alla quale si avvicinò negli anni del suo studio alla Sorbona, ritrovò l’interesse per la sua lingua madre. Il presente contributo intende sottolineare la tensione fra la lingua madre considerata perduta e poi riacquisita, e la lingua della salvezza e della rinascita concentrandosi sull’autotraduzione che Goldschmidt realizzò traducendo egli stesso la sua autobiografia dal francese al tedesco.   Georges-Arthur Goldschmidt, who in 1938, when he was ten years old, had to flee from antisemitic persecution in Germany, arrived in France in 1939, after a short stay in Italy. From the first moments on the French language appeared to him as the language of salvation and of resistance against nazism. He even started feeling ashamed of his linguistic origins and expressed himself only in French. It was only through literary German, especially Kafka’s, that he approached his mother tongue during his years as a student at the Sorbonne in post war Paris. In this essay I want to analyse the tension between Goldschmidt’s lost and then obliquely refound German mother tongue and his language of salvation and rebirth by looking especially at the self translation of his autobiography, first written in French and then translated into German with significant changes. https://testoesenso.it/index.php/testoesenso/article/view/394
collection DOAJ
language English
format Article
sources DOAJ
author Olaf Müller
spellingShingle Olaf Müller
Attraverso i fiumi delle lingue. Georges-Arthur Goldschmidt traduce se stesso
Testo & Senso
author_facet Olaf Müller
author_sort Olaf Müller
title Attraverso i fiumi delle lingue. Georges-Arthur Goldschmidt traduce se stesso
title_short Attraverso i fiumi delle lingue. Georges-Arthur Goldschmidt traduce se stesso
title_full Attraverso i fiumi delle lingue. Georges-Arthur Goldschmidt traduce se stesso
title_fullStr Attraverso i fiumi delle lingue. Georges-Arthur Goldschmidt traduce se stesso
title_full_unstemmed Attraverso i fiumi delle lingue. Georges-Arthur Goldschmidt traduce se stesso
title_sort attraverso i fiumi delle lingue. georges-arthur goldschmidt traduce se stesso
publisher Università di Roma Tor Vergata
series Testo & Senso
issn 2036-2293
publishDate 2018-10-01
description Georges Arthur Goldschmidt, che dovette fuggire dalla Germania nel 1938 all’età di 10 anni in seguito alla persecuzione antisemita, arrivò in Francia, passando per l'Italia, nel 1939: qui, sin dal primo momento, la lingua francese gli apparve come l’idioma della salvezza e della resistenza contro il Nazionalsocialismo; egli iniziò a provare vergogna per la sua origine di parlante tedesco, e cominciò ad esprimersi e a  scrivere esclusivamente in francese. Solo attraverso la lingua tedesca letteraria, in particolare quella di Kafka, alla quale si avvicinò negli anni del suo studio alla Sorbona, ritrovò l’interesse per la sua lingua madre. Il presente contributo intende sottolineare la tensione fra la lingua madre considerata perduta e poi riacquisita, e la lingua della salvezza e della rinascita concentrandosi sull’autotraduzione che Goldschmidt realizzò traducendo egli stesso la sua autobiografia dal francese al tedesco.   Georges-Arthur Goldschmidt, who in 1938, when he was ten years old, had to flee from antisemitic persecution in Germany, arrived in France in 1939, after a short stay in Italy. From the first moments on the French language appeared to him as the language of salvation and of resistance against nazism. He even started feeling ashamed of his linguistic origins and expressed himself only in French. It was only through literary German, especially Kafka’s, that he approached his mother tongue during his years as a student at the Sorbonne in post war Paris. In this essay I want to analyse the tension between Goldschmidt’s lost and then obliquely refound German mother tongue and his language of salvation and rebirth by looking especially at the self translation of his autobiography, first written in French and then translated into German with significant changes.
url https://testoesenso.it/index.php/testoesenso/article/view/394
work_keys_str_mv AT olafmuller attraversoifiumidellelinguegeorgesarthurgoldschmidttraducesestesso
_version_ 1721294786733801472