Summary: | Il paradigma della complessità, sdoganato al grande pubblico negli anni Novanta (come non ricordare il dott. Malcolm di Jurassic Park e la sua vulgata della teoria del caos?) ha un fascino pervasivo e inarrestabile, dovuto soprattutto al fatto che chiunque, in qualunque campo, possa trovarvi uno specchio della propria realtà, un riferimento per comprendere il mondo – o almeno, capire perché non lo si comprenda. Ma, come sempre per i paradigmi scientifici, c’è una dimensione effettiva del paradigma, un campo di validità, e c’è poi una dimensione analogica, entusiasticamente applicata dai profani: se in architettura si sia nell’una o nell’altra, non è ovvio.
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