Summary: | Traslazioni culturali e dinamiche glocal tra l’Italia e i Paesi Bassi nel Cinque-Seicento Questo contributo serve da introduzione alla sezione tematica del numero di Incontri 2015-2, dedicata agli scambi culturali tra l’Italia e i Paesi Bassi nel Cinque- e Seicento. L’articolo offre pertanto una visione d’insieme in cui i casi analizzati nei singoli contributi sono contestualizzati e connessi tra di loro alla luce dello sviluppo cronologico degli scambi. Dall’insieme degli studi emerge un’ampia varietà di connessioni tra l’Italia e i Paesi Bassi, motivate da ragioni letterarie e artistiche, ma anche politiche, economiche, religiose. Un ruolo privilegiato negli scambi è riservato ai mediatori, che partecipano attivamente nel processo transnazionale di trasferimento e di adattamento, ossia di traslazione, di elementi culturali. L’appartenenza a un determinato gruppo sociale, religioso o professionale si rivela fattore fondamentale nelle attività di tali mediatori. Spicca, inoltre, la prospettiva locale su cui i contatti tra l’Italia e i Paesi Bassi s’imperniano: fiorentini, genovesi, romani, così come i cittadini dei Paesi Bassi meridionali e settentrionali, agivano con interessi divergenti che dipendevano dalla loro comunità di riferimento, e che condizionavano la loro percezione dell’altro. In questo senso, gli scambi riflettono non solo l’espansione geografica degli interessi e delle reti sociali nella modernità, ma anche il loro condizionamento locale.
|