<i> The Handmaid’s Tale </i> e <i> The Heart Goes Last </i> di Margaret Atwood. Due città distopiche a confronto

Il saggio è l’analisi di due romanzi di Margaret Atwood ambientati in due città/società con un funzionamento apparentemente perfetto che le rende sicure, pulite, prive di crimine e disciplinate. I romanzi, The Handmaid’s Tale (1985) e The Heart Goes Last (2015), sono ambientati nelle città fittizie...

Full description

Bibliographic Details
Main Author: Barbara Miceli
Format: Article
Language:English
Published: Università degli Studi di Cagliari 2018-01-01
Series:América Crítica
Online Access:https://ojs.unica.it/index.php/cisap/article/view/3017
Description
Summary:Il saggio è l’analisi di due romanzi di Margaret Atwood ambientati in due città/società con un funzionamento apparentemente perfetto che le rende sicure, pulite, prive di crimine e disciplinate. I romanzi, The Handmaid’s Tale (1985) e The Heart Goes Last (2015), sono ambientati nelle città fittizie di Gilead e Consilience, situate negli Stati Uniti. Tali società condividono alcune caratteristiche, e applicano i principi della prigione studiati da Foucault nel saggio Discipline and Punish, in particolare per ciò che riguarda il controllo sul corpo delle persone per renderle “docili” e utili, l’isolamento dal mondo esterno e le punizioni (torture ed esecuzioni) che rendono le persone soggiogate al potere. L’apparente perfezione di Gilead e di Consilience nasconde elementi distopici che, secondo l’autrice, potrebbero rappresentare il futuro delle nostre città, e una misura estrema che suscita dibattiti e riflessioni su quanto una simile gestione della società possa essere peggiore di quella in cui viviamo.    
ISSN:2532-6724