Home-range di un lupo radio marcato nel Parco del Gigante
La stima dell'ampiezza, forma e pattern di utilizzo dell'area frequentata da un lupo nelle sue normali attività nel territorio del Parco del Gigante è stata ottenuta attraverso l'applicazione della tecnica radiotelemetrica. Nel periodo intercorso tra i mesi di febbraio e novembre dell...
Main Authors: | , |
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Format: | Article |
Language: | English |
Published: |
Associazione Teriologica Italiana
2003-10-01
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Series: | Hystrix, the Italian Journal of Mammalogy |
Online Access: | http://www.italian-journal-of-mammalogy.it/article/view/4220 |
Summary: | La stima dell'ampiezza, forma e pattern di utilizzo dell'area frequentata da un lupo nelle sue normali attività nel territorio del Parco del Gigante è stata ottenuta attraverso l'applicazione della tecnica radiotelemetrica. Nel periodo intercorso tra i mesi di febbraio e novembre dell'anno 2001 è stato infatti possibile condurre su una lupa adulta munita di radiocollare tradizionale VHF un'attività di radio-tracking di tipo continuo con turni giornalieri di 4 ore e localizzazioni ripetute ogni 15 minuti. Tutte le localizzazioni sono state ottenute con il metodo della triangolazione elaborando attraverso il programma LOCATE II i dati raccolti in contemporanea da due squadre ognuna dotata di un'attrezzatura ricevente costituita da un'antenna direzionale del tipo Yagi a 4 elementi collegata ad una radio ricevente. Le 1.136 localizzazioni così ottenute sono state digitalizzate e georeferenziate utilizzando il programma GIS (Geographic Information System) ArcView 3.2a. L'analisi dei dati per le stime degli Home Range è stata condotta ricorrendo a localizzazioni indipendenti (intervallo 29 ore) attraverso sia stimatori derivati dai punti periferici dello spazio utilizzato (Minimo Poligono Convesso, MPC) sia tecniche non parametriche come il metodo della Media Armonica e la Kernel Analysis che hanno permesso di evidenziare i centri di attività, la dimensione e la forma interna degli Home Range mensili, stagionali e dell'intero periodo di studio (gli Home Range sono stati calcolati al 100%, 99% e 95% delle localizzazioni). Alle stesse tecniche non parametriche di analisi, ma utilizzando diverse percentuali di localizzazioni (20%, 40%), si è fatto ricorso per evidenziare forma, dimensione e grado di frammentazione delle "core area". L'estensione complessiva del territorio abitualmente utilizzato dalla lupa nel corso dei 9 mesi di studio è risultato di 237 km² (Kernel 95%). Per evidenziare importanti differenze negli spazi utilizzati sia in termini di estensione territoriale che di forma nonché un differente uso interno dell'Home Range a livello stagionale, i 9 mesi di studio sono stati suddivisi in tre distinti periodi: pre-riproduttivo e subito dopo le nascite (febbraio-giungo); periodo dei rendez-vous (luglio-agosto) e periodo autunnale (settembre-novembre). In tal modo è stato possibile evidenziare come il territorio della lupa nel periodo tardo primaverile ed estivo sia risultato ridotto in estensione a solo 53 Km² e con un unico centro di attività localizzato in posizione quasi centrale, nel periodo estivo di 61 km² e nel periodo autunnale di 204 Km² con un unico centro di attività molto più ampio e spostato verso l'estremità occidentale dell'Home Range. In una prospettiva di utilizzo nel medio lungo periodo delle tecniche di monitoraggio diretto finalizzate all'acquisizione di dati utili alla conservazione del lupo a livello locale, i risultati ottenuti vengono discussi alla luce della loro portata e dei limiti interpretativi. |
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ISSN: | 0394-1914 1825-5272 |