Summary: | Il saggio si interroga sul rapporto tra immagine di libro e lettura, muovendo dalla constatazione che solo la trasformazione dei lettori in ambito umanistico (con il rifiuto della glossa) ha cambiato l’idea del libro diffusa nel Medioevo. Il nuovo disegno della pagina, di maggiore ordine e leggibilità, si è consolidato nei secoli, e la nuova immagine di libro è rimasta immutata, nonostante le innovazioni, nell’editoria moderna. Solo l’avvento delle nuove tecnologie digitali ha suggerito una nuova immagine, che, tuttavia, non è ancora né pienamente definita né ben consolidata; alle posizioni di chi ha individuato il libro nuovo nella forma dell’ipertesto (letto anche sui vecchi pc), il saggio affianca le riflessioni di chi cerca l’immagine nuova nell’e-book letto su un e-reader, sottolineando tuttavia che si è solo agli inizi di una lunga trasformazione.
This essay concerns the relationship between the image of the book and how it reads. It begins from the observation that only the change of the readers during the humanistic age has transformed the widespread perception of the book in the Middle Ages. The new layout of the page, neater and more readable, became well established in the following centuries, and that image of the book in the modern publishing industry has remained unchanged, in spite of innovations. New digital technologies have proposed a new image, that however is neither clearly defined nor well established. The essay underlines the observations of those who believe that the hypertext form is the new book, even readable on the old pc, and the observations of those that think of e-book as a new image, that can be read only on the e-reader. The essay ends with the idea that we are at the beginning of a long change.
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