“IMPARARE A IMPARARE”: OSSERVAZIONI SULL’INSEGNAMENTO UNIVERSITARIO DELLA SCRITTURA
Il saggio si interroga sul ruolo degli studi universitari nel processo di acquisizione delle competenze linguistiche da parte degli studenti. Il presupposto dello studio è che il mondo accademico non può essere (né sentirsi) escluso dal processo educativo avviato nei cicli precedenti: all’universit...
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Università degli Studi di Milano
2020-07-01
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Series: | Italiano LinguaDue |
Online Access: | https://riviste.unimi.it/index.php/promoitals/article/view/13982 |
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doaj-890acac3fc9240af863e8d4be69354622020-11-25T03:28:52ZengUniversità degli Studi di MilanoItaliano LinguaDue2037-35972020-07-0112110.13130/2037-3597/13982“IMPARARE A IMPARARE”: OSSERVAZIONI SULL’INSEGNAMENTO UNIVERSITARIO DELLA SCRITTURAEugenio Salvatore Il saggio si interroga sul ruolo degli studi universitari nel processo di acquisizione delle competenze linguistiche da parte degli studenti. Il presupposto dello studio è che il mondo accademico non può essere (né sentirsi) escluso dal processo educativo avviato nei cicli precedenti: all’università non giungono infatti studenti con competenze target pre-confezionate, a cui somministrare esclusivamente conoscenze disciplinari. Viceversa, il percorso accademico dovrebbe rappresentare uno degli stadi (l’ultimo) del percorso di studi, assumendosi le proprie responsabilità educative all’interno di un curricolo verticale relativo alle competenze linguistiche. Per questa ragione, nel contributo vengono proposte alcune possibili strategie adottabili nella didattica universitaria per migliorare le competenze di lettura e di scrittura. Il lavoro condotto su questo aspetto può peraltro giovarsi della “maturità” (anagrafica e cognitiva) degli studenti. Per questo appare utile puntare in ambito accademico su un approccio induttivo e su attività che stimolino processi metacognitivi. L’obiettivo dovrebbe essere quello di favorire l’acquisizione all’università di strumenti che permettano ai discenti di “imparare a imparare”, dunque di possedere tecniche e metodi consolidati per giungere anche in autonomia a competenze indispensabili nel mondo del lavoro. Le attività didattiche proposte nel contributo sono sia rivolte a spazi laboratoriali espressamente dedicati alla lettura e soprattutto alla scrittura, sia eventualmente inseribili nel percorso curricolare delle discipline umanistiche. In particolare, le attività sono rivolte agli aspetti che, nella gran parte degli studi sull’argomento, sono ritenuti i più lacunosi negli studenti universitari: la coscienza metalinguistica, la consapevolezza delle differenze tra i registri linguistici, l’estensione del bagaglio lessicale, l’organizzazione testuale. “learning to learn”: observations on teaching writing at university The essay questions the role of university studies in the process of acquiring language skills by students. The assumption of the study is that the academic world cannot be (nor feel) excluded from the educational process started in the previous cycles: in fact, students with pre-packaged target competences do not come to the university only to receive disciplinary knowledge. On the contrary, the academic path should represent one of the stages (the last) of the study path, assuming its educational responsibilities within a vertical curriculum related to language skills. For this reason, we propose some possible strategies that can be adopted in university teaching to improve reading and writing skills. The work conducted on this aspect can also benefit from the “maturity” (age and cognitive) of the students. For this reason, it seems useful to focus on an inductive approach and activities that stimulate metacognitive processes. The objective should be to promote the acquisition of tools that allow learners to "learn how to learn", therefore to possess consolidated techniques and methods to achieve, even independently, indispensable skills in the world of work. The didactic activities proposed are both addressed to lab spaces expressly dedicated to reading and especially writing, and possibly included in the curricular path of the humanities. In particular, the activities address aspects that, in most of the studies on the subject, are considered the most lacking in university students: metalinguistic awareness, knowledge of the differences between linguistic registers, extension of lexical baggage, textual organization. https://riviste.unimi.it/index.php/promoitals/article/view/13982 |
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Il saggio si interroga sul ruolo degli studi universitari nel processo di acquisizione delle competenze linguistiche da parte degli studenti. Il presupposto dello studio è che il mondo accademico non può essere (né sentirsi) escluso dal processo educativo avviato nei cicli precedenti: all’università non giungono infatti studenti con competenze target pre-confezionate, a cui somministrare esclusivamente conoscenze disciplinari. Viceversa, il percorso accademico dovrebbe rappresentare uno degli stadi (l’ultimo) del percorso di studi, assumendosi le proprie responsabilità educative all’interno di un curricolo verticale relativo alle competenze linguistiche. Per questa ragione, nel contributo vengono proposte alcune possibili strategie adottabili nella didattica universitaria per migliorare le competenze di lettura e di scrittura. Il lavoro condotto su questo aspetto può peraltro giovarsi della “maturità” (anagrafica e cognitiva) degli studenti. Per questo appare utile puntare in ambito accademico su un approccio induttivo e su attività che stimolino processi metacognitivi. L’obiettivo dovrebbe essere quello di favorire l’acquisizione all’università di strumenti che permettano ai discenti di “imparare a imparare”, dunque di possedere tecniche e metodi consolidati per giungere anche in autonomia a competenze indispensabili nel mondo del lavoro. Le attività didattiche proposte nel contributo sono sia rivolte a spazi laboratoriali espressamente dedicati alla lettura e soprattutto alla scrittura, sia eventualmente inseribili nel percorso curricolare delle discipline umanistiche. In particolare, le attività sono rivolte agli aspetti che, nella gran parte degli studi sull’argomento, sono ritenuti i più lacunosi negli studenti universitari: la coscienza metalinguistica, la consapevolezza delle differenze tra i registri linguistici, l’estensione del bagaglio lessicale, l’organizzazione testuale.
“learning to learn”: observations on teaching writing at university
The essay questions the role of university studies in the process of acquiring language skills by students. The assumption of the study is that the academic world cannot be (nor feel) excluded from the educational process started in the previous cycles: in fact, students with pre-packaged target competences do not come to the university only to receive disciplinary knowledge. On the contrary, the academic path should represent one of the stages (the last) of the study path, assuming its educational responsibilities within a vertical curriculum related to language skills. For this reason, we propose some possible strategies that can be adopted in university teaching to improve reading and writing skills. The work conducted on this aspect can also benefit from the “maturity” (age and cognitive) of the students. For this reason, it seems useful to focus on an inductive approach and activities that stimulate metacognitive processes. The objective should be to promote the acquisition of tools that allow learners to "learn how to learn", therefore to possess consolidated techniques and methods to achieve, even independently, indispensable skills in the world of work. The didactic activities proposed are both addressed to lab spaces expressly dedicated to reading and especially writing, and possibly included in the curricular path of the humanities. In particular, the activities address aspects that, in most of the studies on the subject, are considered the most lacking in university students: metalinguistic awareness, knowledge of the differences between linguistic registers, extension of lexical baggage, textual organization.
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