Summary: | Il Museo Nazionale delle Marche di Ancona, durante il ventennio fascista, riuscì a raggiungere una straordinaria importanza, sia in ambito istituzionale che nel dibattito museologico, grazie all’incessante lavoro condotto dall’allora direttore Giuseppe Moretti, il quale ne riallestì le collezioni in una nuova sede espositiva. Per dare conto del grande rilievo raggiunto dal museo, nell’articolo sono stati riportati i discorsi celebrativi dell’inaugurazione, svoltasi nel 1927, gli apprezzamenti espressi da Francesco Sapori, Ispettore alle Belle Arti di Roma, ma anche le critiche rivolte al nuovo allestimento da Luigi Serra allora Soprintendente ai monumenti in Ancona.
The Museo Nazionale delle Marche in Ancona, during the Fascism, managed to reach an extraordinary importance, both in the institutional and in the museological debate, thanks to the relentless work carried out by the director Giuseppe Moretti, who moved the collections in a new venue. For this reason in the article the celebrating speeches of the inauguration day, which took place in 1927, the positive assessments made by Francesco Sapori, Inspector of Fine Arts in Rome, but also the criticisms to the new museum exhibition made by Luigi Serra, Superintendent of monuments in Ancona, were reported.
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