Carnivore rabies: ecological and evolutionary aspects / La rabbia nei Carnivori: aspetti ecologici ed evolutivi
<strong>Abstract</strong> Populations of a number of species of the order Carnivora sustain independent rabies epidemics in different parts of the world. These main hosts are all small to medium size (0.4 - 20 kg) omnivores, scavenging, and foraging on small vertebrates,...
Main Author: | |
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Format: | Article |
Language: | English |
Published: |
Associazione Teriologica Italiana
1991-07-01
|
Series: | Hystrix, the Italian Journal of Mammalogy |
Subjects: | |
Online Access: | http://www.italian-journal-of-mammalogy.it/article/view/3949 |
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doaj-7d983c257d5946c6ab9fe2011eefcf262020-11-25T03:58:24ZengAssociazione Teriologica ItalianaHystrix, the Italian Journal of Mammalogy0394-19141825-52721991-07-013110.4404/hystrix-3.1-3949Carnivore rabies: ecological and evolutionary aspects / La rabbia nei Carnivori: aspetti ecologici ed evolutiviAlexander Wandeler<strong>Abstract</strong> Populations of a number of species of the order Carnivora sustain independent rabies epidemics in different parts of the world. These main hosts are all small to medium size (0.4 - 20 kg) omnivores, scavenging, and foraging on small vertebrates, invertebrates, fruit, and refuse produced by humans. They reach highest population densities in and near human settlements. High intrinsic population growth rates allow rapid recoveries of populations decimated by persecution or disease. The rabies virus is very uniform, so strains circulating in different host populations can be distinguished by the use of monoclonal antibodies. Rabies virus strains and their hosts have to be coadapted in order to allow their prolonged coexistence. The coadapted (or coevolved?) traits are pathogenicity, cell specificity (including species specificity), length of incubation period, duration and magnitude of virus excretion, duration and symptoms of clinical illness, per capita population growth rate of the host, its use of resources (habitat use), social organization and behaviour, and mortality factors other than rabies. These virus and host properties determine rates of infectious contacts and all other epidemiological parameters such as incidence, prevalence, morbidity, and mortality rates. <strong>Riassunto</strong> Diverse specie di Carnivori mantengono indipendentemente epidemie di rabbia in varie parti del mondo. Questi Carnivori sono tutti di piccola o media taglia (0,4 - 20 kg); sono onnivori, spazzini, e si alimentano di piccoli vertebrati, invertebrati, frutti e di vari rifiuti antropici. Essi raggiungono le densità più elevate nelle aree ubane e suburbane. I1 loro elevato tasso di crescita consente una rapida ripresa delle popolazioni decimate dagli abbattimenti o dalle malattie. Il virus della rabbia è molto uniforme, così che i diversi ceppi presenti nelle popolazioni ospite, possono essere distinti con l'impiego degli anticorpi monoclonali. I diversi ceppi di virus della rabbia ed i rispettivi ospiti si sono coadattati, al fine di consentire la loro prolungata coesistenza. I caratteri che hanno subito un coadattamento (o una coevoluzione?) sono la patogenità, la specificità cellulare (compresa la specificità specifica), la durata del periodo di incubazione, la durata e l'intensità della escrezione virale, la durata e i sintomi delle manifestazioni cliniche, il tasso di crescita pro capite dell'ospite, il suo utilizzo delle risorse (uso dell'habitat), l'organizzazione sociale e il comportamento, e i fattori di mortalità diversi da quelli riconducibili alla rabbia. Tutte queste proprietà dei virus e dell'ospite determinano l'andamento dei contatti infettanti e di tutti gli altri parametri epidemiologici quali l'incidenza, la prevalenza, la morbosità e la mortalità. http://www.italian-journal-of-mammalogy.it/article/view/3949RabiesEcologyCoevolutionCarnivoraRabbia, Ecologia, Coevoluzione, Carnivora |
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<strong>Abstract</strong> Populations of a number of species of the order Carnivora sustain independent rabies epidemics in different parts of the world. These main hosts are all small to medium size (0.4 - 20 kg) omnivores, scavenging, and foraging on small vertebrates, invertebrates, fruit, and refuse produced by humans. They reach highest population densities in and near human settlements. High intrinsic population growth rates allow rapid recoveries of populations decimated by persecution or disease. The rabies virus is very uniform, so strains circulating in different host populations can be distinguished by the use of monoclonal antibodies. Rabies virus strains and their hosts have to be coadapted in order to allow their prolonged coexistence. The coadapted (or coevolved?) traits are pathogenicity, cell specificity (including species specificity), length of incubation period, duration and magnitude of virus excretion, duration and symptoms of clinical illness, per capita population growth rate of the host, its use of resources (habitat use), social organization and behaviour, and mortality factors other than rabies. These virus and host properties determine rates of infectious contacts and all other epidemiological parameters such as incidence, prevalence, morbidity, and mortality rates. <strong>Riassunto</strong> Diverse specie di Carnivori mantengono indipendentemente epidemie di rabbia in varie parti del mondo. Questi Carnivori sono tutti di piccola o media taglia (0,4 - 20 kg); sono onnivori, spazzini, e si alimentano di piccoli vertebrati, invertebrati, frutti e di vari rifiuti antropici. Essi raggiungono le densità più elevate nelle aree ubane e suburbane. I1 loro elevato tasso di crescita consente una rapida ripresa delle popolazioni decimate dagli abbattimenti o dalle malattie. Il virus della rabbia è molto uniforme, così che i diversi ceppi presenti nelle popolazioni ospite, possono essere distinti con l'impiego degli anticorpi monoclonali. I diversi ceppi di virus della rabbia ed i rispettivi ospiti si sono coadattati, al fine di consentire la loro prolungata coesistenza. I caratteri che hanno subito un coadattamento (o una coevoluzione?) sono la patogenità, la specificità cellulare (compresa la specificità specifica), la durata del periodo di incubazione, la durata e l'intensità della escrezione virale, la durata e i sintomi delle manifestazioni cliniche, il tasso di crescita pro capite dell'ospite, il suo utilizzo delle risorse (uso dell'habitat), l'organizzazione sociale e il comportamento, e i fattori di mortalità diversi da quelli riconducibili alla rabbia. Tutte queste proprietà dei virus e dell'ospite determinano l'andamento dei contatti infettanti e di tutti gli altri parametri epidemiologici quali l'incidenza, la prevalenza, la morbosità e la mortalità. |
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