Summary: | L’articolo, nato nel 2009 sotto la supervisione del prof. Francesco Orlando, ha come scopo di mostrare come il metodo orlandiano, o meglio alcune sue parti (soprattutto il concetto di ritorno del represso nella sfera dei contenuti) possano nella pratica dell’analisi letteraria essere strumento prezioso per risolvere complesse diatribe interpretative, anche non immediatamente legate a letture di tipo freudiano dei testi. Nella fattispecie, l’articolo mostra come il lungo dibattito attorno al legame tra la commedia di Griboedov L’ingegno che guaio e la sua lontana antenata francese, il celeberrimo Misantropo di Molière, possa essere visto in una nuova luce analizzando il rapporto repressione sociale-represso che vigeva nelle società che partorirono questi testi, e prescindendo dunque dal corto circuito causato dall’eccessiva insistenza sulla parallelenjägerei testuale a favore di una visione più globale (e, soprattutto, sociale) delle due pièce.
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