Architettura... dalla progettazione generativa

Dal progetto del prodotto si sta passando al progetto del sistema che serve a progettare il prodotto (processo). Le risorse progettuali, le necessità di comportamenti ottimali da parte degli edifici, la connessione tra tecniche di stampa e prototipizzazione stanno spingendo la disciplina d’architett...

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Bibliographic Details
Main Author: Paolo Fiamma
Format: Article
Language:English
Published: University of L'Aquila 2011-06-01
Series:Disegnare con
Online Access:http://disegnarecon.unibo.it/article/view/2301
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spelling doaj-770358599bb64c439cdd12e2c110aa5d2020-11-24T20:45:53ZengUniversity of L'AquilaDisegnare con1828-59612011-06-0147526110.6092/issn.1828-5961/23012168Architettura... dalla progettazione generativaPaolo Fiamma0University of PisaDal progetto del prodotto si sta passando al progetto del sistema che serve a progettare il prodotto (processo). Le risorse progettuali, le necessità di comportamenti ottimali da parte degli edifici, la connessione tra tecniche di stampa e prototipizzazione stanno spingendo la disciplina d’architettura a riscoprire un approccio scientifico nei confronti della materia. Secondo il paradigma generativo l’Architettura è considerata, al pari del mondo naturale, come una sorta di vita artificiale condizionata dai principi della morfogenesi, dei codici genetici, della replicazione e della selezione. Alcuni rimarchevoli edifici sono, de facto, l’icona della nuova generazione di progettisti. Nelle nuove costruzioni involucro, forma, struttura, prestazione termica e materiali sono concepiti, verificati ed assemblati allo stesso tempo, riducendo la tradizionale discontinuità tra fasi di progetto e realizzazione: la Progettazione Generativa raggiunge questo obiettivo, sfruttando lo spazio virtuale del computer analogamente ai processi evoluzionistici in Natura. Ci si sta muovendo nella direzione dell’“architettura per script”, derivandola da algoritmi computazionali. La ricerca in questo ambito si apre a scenari complessi ed affascinanti. Si è forse giunti al tempo dell’“architettura dei programmi”? Possono le informazioni cessare di essere dati virtuali per divenire forme d’architettura?http://disegnarecon.unibo.it/article/view/2301
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