‘Raccolsero le bianche ossa… e le misero dentro un’urna d’oro…’ (Il. 24,793)

Il contributo tenta di ripercorrere i motivi della scelta del contenitore entro cui deporre i resti combusti dopo la pratica dell’incinerazione: quella della distruzione volontaria del corpo, infatti, è una pratica antica e altamente simbolica, che non è stata finora sufficientemente indagata in una...

Full description

Bibliographic Details
Main Author: Giuseppe Lepore
Format: Article
Language:English
Published: Universidad Complutense de Madrid 2020-07-01
Series:Eikón Imago
Subjects:
Online Access:https://revistas.ucm.es/index.php/EIKO/article/view/73339
Description
Summary:Il contributo tenta di ripercorrere i motivi della scelta del contenitore entro cui deporre i resti combusti dopo la pratica dell’incinerazione: quella della distruzione volontaria del corpo, infatti, è una pratica antica e altamente simbolica, che non è stata finora sufficientemente indagata in una prospettiva ampia (anche dal punto di vista cronologico) e multidisciplinare. Il punto di partenza è lo scavo e la recente pubblicazione di una necropoli ellenistica in Epiro (Phoinike): da questo osservatorio privilegiato (anche grazie alle precise indagini antropologiche ivi condotte), si tenterà di spaziare all’interno del mondo greco, fino alle soglie della romanità, tra miti e riti collegati al fuoco.
ISSN:2254-8718