Summary: | Il saggio ricostruisce la storia della ricezione negli ambienti cattolici italiani di Helga (Erich F. Bender, 1967), primo film sull’educazione sessuale distribuito al cinema. Il film fu inizialmente accolto con un sentimento di generalizzato timore e con circospezione; considerato nocivo, in particolare, per l’assenza di divieti di visione che lo rendeva di fatto visibile anche ai bambini. Tuttavia, a fronte dell’inarrestabile successo di pubblico che valse a Helga il primato d’incassi della stagione 1967/68, da parte di alcuni ambienti cattolici cominciarono a palesarsi prese di posizione più sfumate e meno ostili. Cominciò, gradualmente, ad aprirsi lo spazio per un confronto sull’effettivo potenziale pedagogico di Helga, demarcato da significative iniziative di educatori cattolici che organizzavano proiezioni del film rivolte a gruppi di adolescenti.
This paper reconstructs the history of the reception across the Italian Catholic world of the first sex ducation film ever screened in Italy, the documentary “Helga” (Erich F. Bender, 1967). Most Catholics were initially fearful and skeptical about the film and its pedagogical potential, and condemned in particular the decision by the national censorship board that the film was “suitable for all”. However, as the weeks went on, and while the film surprisingly topped the box office, their position became less hostile, and more and more nuanced, to the point that some Catholic teachers started testing “Helga” with teenage classes on sex education.
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