Summary: | Il saggio di propone di discutere il ruolo dell’antologia poetica nel Novecento mettendolo in rapporto con quello assolto, nel medesimo contesto, dal libro di poesia. Si tratta in effetti di due dispositivi chiave di trasmissione e fruizione del poetico (di formati, prima che di forme) da sempre attivi nella Tradizione, ma che proprio con l’ingresso in una fase di modernità avanzata vanno incontro ad un destino di profonda ridefinizione funzionale, nel quadro di quella che assume i contorni di una trasformazione sistemica dei modi di presenza della poesia nel nuovo sistema letterario novecentesco. Quella che si attiva fra questi due formati è una complessa dialettica di interdipendenza e tensione, serrata coimplicazione funzionale e latente opposizione ideale: sullo sfondo della quale prendono tanto maggior spicco gli interrogativi sulle funzioni, sugli usi, sugli effetti delle tante e tanto diverse forme di antologia poetica (oltre che di libro di poesia) praticate nella nostra modernità novecentesca e duemillesca.
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