Descrivere il progetto dello spazio
Se “lo spazio si dice in molti modi”, come dice Giovanni Leghissa nell’incipit del suo intervento, allora il progetto è solo una tra le possibili forme della sua dicibilità: quella che ha che fare con la sua concreta costruzione, e anche l’unica forma che sia oggetto di un sapere disciplinare speci...
Main Author: | |
---|---|
Format: | Article |
Language: | English |
Published: |
Università degli Studi di Torino
2013-10-01
|
Series: | Philosophy Kitchen |
Online Access: | https://www.ojs.unito.it/index.php/philosophykitchen/article/view/4204 |
id |
doaj-66ee269d0990451485e0f7a4fde456e9 |
---|---|
record_format |
Article |
spelling |
doaj-66ee269d0990451485e0f7a4fde456e92021-09-13T18:50:03ZengUniversità degli Studi di TorinoPhilosophy Kitchen2385-19452013-10-012110.13135/2385-1945/4204Descrivere il progetto dello spazioGiovanni Durbiano0Politecnico di Torino Se “lo spazio si dice in molti modi”, come dice Giovanni Leghissa nell’incipit del suo intervento, allora il progetto è solo una tra le possibili forme della sua dicibilità: quella che ha che fare con la sua concreta costruzione, e anche l’unica forma che sia oggetto di un sapere disciplinare specifico. Questo sapere, lungi da esercitare funzioni escatologiche, permette di descrivere e rendere discutibile le pratiche di progetto, e quindi in ultima analisi - ma solo davvero in ultima - può contribuire al tentativo proposto da Leghissa di una teoria della spazialità dell’esperienza. Tra i tanti scambi che ci sono stati in passato, e ci saranno in futuro, tra architettura e filosofia, mi vorrei quindi riferire a uno scambio specifico, che riguarda come in questi anni recenti un pezzo della filosofia, l’ontologia sociale, sia stata utile a una concettualizzazione della pratica progettuale. https://www.ojs.unito.it/index.php/philosophykitchen/article/view/4204 |
collection |
DOAJ |
language |
English |
format |
Article |
sources |
DOAJ |
author |
Giovanni Durbiano |
spellingShingle |
Giovanni Durbiano Descrivere il progetto dello spazio Philosophy Kitchen |
author_facet |
Giovanni Durbiano |
author_sort |
Giovanni Durbiano |
title |
Descrivere il progetto dello spazio |
title_short |
Descrivere il progetto dello spazio |
title_full |
Descrivere il progetto dello spazio |
title_fullStr |
Descrivere il progetto dello spazio |
title_full_unstemmed |
Descrivere il progetto dello spazio |
title_sort |
descrivere il progetto dello spazio |
publisher |
Università degli Studi di Torino |
series |
Philosophy Kitchen |
issn |
2385-1945 |
publishDate |
2013-10-01 |
description |
Se “lo spazio si dice in molti modi”, come dice Giovanni Leghissa nell’incipit del suo intervento, allora il progetto è solo una tra le possibili forme della sua dicibilità: quella che ha che fare con la sua concreta costruzione, e anche l’unica forma che sia oggetto di un sapere disciplinare specifico. Questo sapere, lungi da esercitare funzioni escatologiche, permette di descrivere e rendere discutibile le pratiche di progetto, e quindi in ultima analisi - ma solo davvero in ultima - può contribuire al tentativo proposto da Leghissa di una teoria della spazialità dell’esperienza. Tra i tanti scambi che ci sono stati in passato, e ci saranno in futuro, tra architettura e filosofia, mi vorrei quindi riferire a uno scambio specifico, che riguarda come in questi anni recenti un pezzo della filosofia, l’ontologia sociale, sia stata utile a una concettualizzazione della pratica progettuale.
|
url |
https://www.ojs.unito.it/index.php/philosophykitchen/article/view/4204 |
work_keys_str_mv |
AT giovannidurbiano descrivereilprogettodellospazio |
_version_ |
1717380378928349184 |