Una storia delle biblioteche dall'interno della professione

Il volume qui presentato (Alberto Petrucciani. Libri e libertà: biblioteche e bibliotecari nell'Italia contemporanea) contiene una raccolta di saggi in parte già pubblicati altrove, ed è articolato in tre sezioni. La prima è dedicata a La storia delle biblioteche: perché?come? La seconda entra...

Full description

Bibliographic Details
Main Author: Paolo Traniello
Format: Article
Language:English
Published: Associazione italiana biblioteche 2013-04-01
Series:AIB Studi
Online Access:https://aibstudi.aib.it/article/view/8781
Description
Summary:Il volume qui presentato (Alberto Petrucciani. Libri e libertà: biblioteche e bibliotecari nell'Italia contemporanea) contiene una raccolta di saggi in parte già pubblicati altrove, ed è articolato in tre sezioni. La prima è dedicata a La storia delle biblioteche: perché?come? La seconda entra nel vivo della storia della professione bibliotecaria a partire dalla nascita, nel 1930, dell'Associazione dei bibliotecari italiani (che due anni dopo diventerà Associazione italiana per le biblioteche). La terza infine è dedicata ad alcune personalità del mondo bibliotecario italiano. Petrucciani crede fermamente nella continuità culturale della professione bibliotecaria fin dalle sue origini (che lui colloca nel Risorgimento), tuttavia la sua è una visione fortemente marcata da quella prospettiva risorgimentale ben espressa nel famoso slogan “fatta l'Italia, bisogna fare gli italiani”. Si tratta di una visione che presenta, a parere di chi scrive, tratti alquanto utopici, anche se di un'utopia generosa a cui forse non è male far riferimento oggi, in un momento in cui la coscienza nazionale – se mai ve ne è stata una – sembra così smarrita. È vero infatti che la storia (anche bibliotecaria) italiana non è fatta solo di episodi politici umilianti, ma presenta anche una ricchezza culturale che regge a qualsivoglia confronto con il resto del mondo; tuttavia accanto a tanta ricchezza permangono gravi carenze di accesso alla cultura intesa come capacità di interpretazione critica della realtà. Non suonano allora per nulla retoriche (e forse aiutano a capire meglio il significato profondo del titolo) le parole poste a conclusione della nota introduttiva: «Il libro è dedicato ai vecchi e giovani che hanno combattuto e combatteranno quella che è sempre stata la palla al piede del nostro paese, la sua ignoranza e incultura».
ISSN:2280-9112
2239-6152