Le aree ferroviarie dismesse di Milano e Firenze
La relazione tra sviluppo della rete del trasporto su ferro ed espansione della città è da sempre molto stretta. Tra “città” e “ferrovia” si instaura un rapporto di sinergia e complementarietà, che talvolta...
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Università di Napoli Federico II
2011-02-01
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doaj-6017faa3043d4d68ad3b4658c4d470b02020-11-25T03:47:55ZengUniversità di Napoli Federico IITeMA: Journal of Land Use, Mobility and Environment1970-98891970-98702011-02-013410.6092/1970-9870/215207Le aree ferroviarie dismesse di Milano e FirenzeRosaria Battarra0CNR - Dipartimento di Pianificazione e Scienza del TerritorioLa relazione tra sviluppo della rete del trasporto su ferro ed espansione della città è da sempre molto stretta. Tra “città” e “ferrovia” si instaura un rapporto di sinergia e complementarietà, che talvolta si trasforma in una difficile convivenza. In Italia, negli ultimi decenni, l’ammodernamento delle infrastrutture ed il riassetto della rete ferroviaria ha portato alla dismissione di numerosi scali. Ciò ha reso possibile la messa a punto di programmi che prevedono una loro riconversione a nuovi usi. Gli interventi che riguardano le aree ferroviarie possono avere una duplice origine: progetti che prendendo spunto dalla opportunità di ammodernamento o realizzazione di una nuova stazione coinvolgono anche le aree limitrofe o programmi che riguardano vaste aree dismesse o in via di dismissione occupate da fasci di binari, depositi e capannoni, ecc. Le aree ferroviarie dismesse presentano caratteristiche che consentirebbero un loro riuso all’interno di un piano complessivo che utilizzi come elemento qualificante la possibilità di operare contestualmente sul sistema dei trasporti e sulle scelte urbanistiche. La riqualificazione di queste aree potrebbe essere il terreno di sperimentazione di progetti di riconversione che operano anche scelte di radicale ridisegno delle reti del trasporto pubblico. Il contributo, partendo da queste premesse, illustra i programmi messi a punto per gli scali ferroviari dismessi di Milano e Firenze.http://www.tema.unina.it/index.php/tema/article/view/215 |
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La relazione tra sviluppo della rete del trasporto su ferro ed espansione della città è da sempre molto stretta. Tra “città” e “ferrovia” si instaura un rapporto di sinergia e complementarietà, che talvolta si trasforma in una difficile convivenza. In Italia, negli ultimi decenni, l’ammodernamento delle infrastrutture ed il riassetto della rete ferroviaria ha portato alla dismissione di numerosi scali. Ciò ha reso possibile la messa a punto di programmi che prevedono una loro riconversione a nuovi usi. Gli interventi che riguardano le aree ferroviarie possono avere una duplice origine: progetti che prendendo spunto dalla opportunità di ammodernamento o realizzazione di una nuova stazione coinvolgono anche le aree limitrofe o programmi che riguardano vaste aree dismesse o in via di dismissione occupate da fasci di binari, depositi e capannoni, ecc. Le aree ferroviarie dismesse presentano caratteristiche che consentirebbero un loro riuso all’interno di un piano complessivo che utilizzi come elemento qualificante la possibilità di operare contestualmente sul sistema dei trasporti e sulle scelte urbanistiche. La riqualificazione di queste aree potrebbe essere il terreno di sperimentazione di progetti di riconversione che operano anche scelte di radicale ridisegno delle reti del trasporto pubblico. Il contributo, partendo da queste premesse, illustra i programmi messi a punto per gli scali ferroviari dismessi di Milano e Firenze. |
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