Summary: | Starting from the decrease of Italian students’ average reading score (Invalsi, 2015b) and from the priority highlighted by the Marostica School (Vicenza) to reduce the variance in the standardized tests results Invalsi, a case study was carried out in a primary school (fourth and fifth grade). This case study aimed at investigating the link between system evaluation and teaching through the development of educational modules that meet the students’ needs (Castoldi & Chiosso, 2017; Galliani, 2015; Roncaglia, 2018). Findings showed that it is possible to go beyond the "teach to test" approach by designing interventions promoting human growth and pupils’ well-being, while taking into account the skills assessed in the tests, adopting a context-oriented perspective (De Rossi, 2017). The RAV should therefore be a mutual contract, respectful for the children, to promote and develop citizenship skills.
Dalla valutazione di sistema alla didattica. Uno studio di caso
A partire dalla diminuzione della media del punteggio di lettura degli studenti italiani (Invalsi, 2015b), e dalla priorità individuata dall’Istituto Comprensivo di Marostica (Vicenza) di ridurre la varianza negli esiti delle prove standardizzate Invalsi, è stato condotto uno studio di caso in una classe quarta e quinta primaria per indagare la questione del legame tra valutazione di sistema e didattica tramite la costruzione di percorsi che rispondano ai bisogni degli studenti (Castoldi & Chiosso, 2017; Galliani, 2015; Roncaglia, 2018). I risultati evidenziano come sia possibile superare l’ottica teach to test attraverso una progettazione che, pur tenendo conto delle competenze valutate nelle prove, sia finalizzata alla crescita umana e al benessere degli alunni, in prospettiva context-oriented (De Rossi, 2017). Il Rapporto di Autovalutazione (RAV) va inteso, pertanto, come un patto reciproco e rispettoso dei ragazzi, per promuovere e sviluppare competenze di cittadinanza.
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