Italiano, oggi: l’antico, il nuovo
La lingua italiana è in sostanza mutata assai poco nel tempo, si apre al nuovo restando saldamente ancorata al passato. La civiltà contadina soppravvive ancora nelle frasi idiomatiche d’uso, ma altre sono ora le fonti moderne per nuovi apporti: il mondo delle macchine, dell’informatica, delle tecnic...
Main Author: | |
---|---|
Format: | Article |
Language: | English |
Published: |
Universidad Complutense de Madrid
2002-01-01
|
Series: | Cuadernos de Filología Italiana |
Subjects: | |
Online Access: | http://revistas.ucm.es/index.php/CFIT/article/view/18290 |
Summary: | La lingua italiana è in sostanza mutata assai poco nel tempo, si apre al nuovo restando saldamente ancorata al passato. La civiltà contadina soppravvive ancora nelle frasi idiomatiche d’uso, ma altre sono ora le fonti moderne per nuovi apporti: il mondo delle macchine, dell’informatica, delle tecniche, delle scienze. A giornali e televisione tocca il compito di diffondere le parole nuove. Non più ai libri, agli scrittori, come in passato. L’italiano scritto si va oggi orientando sempre più verso l’oralità. Il linguaggio settoriale che da ultimo ha pesantemente influenzato la nostra lingua, sia scritta che parlata, è il linguaggio della burocrazia, producendo livellamenti e formulismi di vasta diffusione anche nell’italiano standard. |
---|---|
ISSN: | 1133-9527 1988-2394 |