QUANTE E QUALI SCRITTURE PROFESSIONALI IN EDUCAZIONE

• Main Author: Patrizia Sposetti
• Format: Article
• Language: English
• Published: Università degli Studi di Milano 2011-07-01
• Series: Italiano LinguaDue
• Online Access: http://riviste.unimi.it/index.php/promoitals/article/view/1237

<p>Il presente contributo si propone di sviluppare una riflessione sulla scrittura professionale in contesti educativi.</p> <p>Punto di partenza &egrave; un&rsquo;attenta analisi della natura della scrittura professionale attraverso le varie definizioni offerte da diversi contesti professionali e formativi. Primo risultato di questa riflessione &egrave; un tentativo di sistematizzazione, attraverso la proposta di un modello delle possibili scritture professionali, all&rsquo;interno del quale &egrave; possibile collocare anche le scritture educative.</p> <p>Queste ultime sono analizzate da un lato richiamando la differenza tra scrittura <em>sulla</em> pratica professionale&nbsp; e scrittura &nbsp;<em>per</em> la pratica professionale; dall&rsquo;altro ponendo l&rsquo;accento sulla importanza della scrittura per la rielaborazione dell&rsquo;esperienza, anche in una chiave di formazione di&nbsp; insegnanti ed educatori, professionisti riflessivi.&nbsp;&nbsp;</p> <h1>&nbsp;</h1><p>&nbsp;</p> <h1>&nbsp;</h1> <h1>Professional writing in educational contexts</h1> <p>&nbsp;</p> <p>This paper considers professional writing in educational contexts.</p> <p>The starting point is a rigorous analysis of the nature of professional writing based on the various definitions offered by educational and professional contexts. The first results suggest that we can systematize various definitions using a possible model for professional writing, in which educational writing falls.</p> <p>We analyze educational writing on the one hand keeping in mind the difference between writing <em>on</em> and <em>for</em> work; on the other, emphasizing the importance of writing for the reworking of professional experience. This is particularly important for teachers and educators as reflective practitioners.</p>