La Città Metropolitana in Italia: nuovi spazi di dialogo e relazione tra città e montagna
L'area montana vive un periodo di nuovo dinamismo in cui le relazioni con l'ambiente urbano hanno un ruolo importante in termini di ridisegno culturale dei valori, connessioni fisiche e funzionali con le aree locali e creazione di reti urbano-montane. Si assiste oggi ad un sistema montano...
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Institut de Géographie Alpine
2018-08-01
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Series: | Revue de Géographie Alpine |
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doaj-3cc6ece6db2045c4a12ce2264a5c1c8b2021-09-02T07:59:11ZengInstitut de Géographie AlpineRevue de Géographie Alpine0035-11211760-74262018-08-01106210.4000/rga.4299La Città Metropolitana in Italia: nuovi spazi di dialogo e relazione tra città e montagnaFederica CorradoErwin DurbianoL'area montana vive un periodo di nuovo dinamismo in cui le relazioni con l'ambiente urbano hanno un ruolo importante in termini di ridisegno culturale dei valori, connessioni fisiche e funzionali con le aree locali e creazione di reti urbano-montane. Si assiste oggi ad un sistema montano caratterizzato da sperimentazione ed eccellenza, ma anche da prospettive di rottura e spopolamento, in cui la città e la montagna non sono più semplicemente i confini di un rapporto entre-deux per dirla con Bourdeau.L’articolo prende in considerazione l'attuale assetto delle Città metropolitane, le neonate istituzioni aventi un livello intermedio nella governance locale, istituite ufficialmente nel 2014, in seguito all'approvazione della legge n. 56 "Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni" (disposizioni concernenti città metropolitane, province e unioni/fusioni tra comuni). Le Città Metropolitane sono definite come entità locali su vasta scala e spesso governano territori urbani e montani.Nell’articolo sono state dunque indagate una serie di situazioni in cui vengono adottate forme di pianificazione strategica per la sistematizzazione delle relazioni città-montagna, così come previsto negli Statuti delle Città metropolitane. L’analisi è stata articolata su due livelli, attraverso alcuni casi studio significativi: il primo livello si è concentrato su tre casi significativi, all’interno dei quali è stata messa in valore la relazione città-montagna attraverso la costruzione di azioni integrate: 1) il Piano Strategico della città e del territorio di Cuneo 2020 (piano strategico 2020 per la città e l'area di Cuneo); 2) il Piano Strategico territoriale della Provincia di Belluno (piano strategico per l'area di Belluno); e 3) il Piano Strategico Metropolitano di Bologna 2020 (piano strategico 2020 per la città metropolitana di Bologna). Al secondo livello sono state analizzate altre iniziative, espressione di una governance locale montana che entra in relazione in maniera esplicita con l’area urbana, puntando a costruire una visione integrata. I casi significativi analizzati sono: il Piano Strategico per Aosta e la sua montagna a cura della Regione Valle d'Aosta e l'esperienza del Piano Strategico dei Comuni dell'Alto Canavese (Piano Strategico per i Comuni dell'Alto Canavese Alpino, all'interno del Città Metropolitana di Torino).L’analisi ha permesso così l’identificazione di alcune questioni-chiave del rapporto città-montagna: la costruzione di mutual benefit tra città e montagna; la definizione di una visione policentrica del territorio urbano-montano; l’interterritorialità come dispositivo per costruire un’identità metro-montana.http://journals.openedition.org/rga/4299città metropolitanarapporto urbano-montanogovernance metro-montana |
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L'area montana vive un periodo di nuovo dinamismo in cui le relazioni con l'ambiente urbano hanno un ruolo importante in termini di ridisegno culturale dei valori, connessioni fisiche e funzionali con le aree locali e creazione di reti urbano-montane. Si assiste oggi ad un sistema montano caratterizzato da sperimentazione ed eccellenza, ma anche da prospettive di rottura e spopolamento, in cui la città e la montagna non sono più semplicemente i confini di un rapporto entre-deux per dirla con Bourdeau.L’articolo prende in considerazione l'attuale assetto delle Città metropolitane, le neonate istituzioni aventi un livello intermedio nella governance locale, istituite ufficialmente nel 2014, in seguito all'approvazione della legge n. 56 "Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni" (disposizioni concernenti città metropolitane, province e unioni/fusioni tra comuni). Le Città Metropolitane sono definite come entità locali su vasta scala e spesso governano territori urbani e montani.Nell’articolo sono state dunque indagate una serie di situazioni in cui vengono adottate forme di pianificazione strategica per la sistematizzazione delle relazioni città-montagna, così come previsto negli Statuti delle Città metropolitane. L’analisi è stata articolata su due livelli, attraverso alcuni casi studio significativi: il primo livello si è concentrato su tre casi significativi, all’interno dei quali è stata messa in valore la relazione città-montagna attraverso la costruzione di azioni integrate: 1) il Piano Strategico della città e del territorio di Cuneo 2020 (piano strategico 2020 per la città e l'area di Cuneo); 2) il Piano Strategico territoriale della Provincia di Belluno (piano strategico per l'area di Belluno); e 3) il Piano Strategico Metropolitano di Bologna 2020 (piano strategico 2020 per la città metropolitana di Bologna). Al secondo livello sono state analizzate altre iniziative, espressione di una governance locale montana che entra in relazione in maniera esplicita con l’area urbana, puntando a costruire una visione integrata. I casi significativi analizzati sono: il Piano Strategico per Aosta e la sua montagna a cura della Regione Valle d'Aosta e l'esperienza del Piano Strategico dei Comuni dell'Alto Canavese (Piano Strategico per i Comuni dell'Alto Canavese Alpino, all'interno del Città Metropolitana di Torino).L’analisi ha permesso così l’identificazione di alcune questioni-chiave del rapporto città-montagna: la costruzione di mutual benefit tra città e montagna; la definizione di una visione policentrica del territorio urbano-montano; l’interterritorialità come dispositivo per costruire un’identità metro-montana. |
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