Summary: | L’articolo interpreta il fenomeno della guerra attraverso l’ottica del transpersonale quale modalità esistenziale che prescinde dall’in-tenzionalità del soggetto. La guerra quindi non come prodotto pensato, bensì come riproduzione di una aggressività non pensabile. Nella dinamica transpersonale a fare da padroni sono quelli che Bion ha definito ‘assunti di base’: dipendenza, attacco-fuga e accoppiamento. Bion trova nel mito di Palinuro il modello tipico della distruttività che impedisce la nascita del pensabile. Menarini continua questa sua speculazione lavorando sul mito dell’eroe di Achille quale archetipo fondante l’immaginario della guerra e sulla figura di Elena quale elemento propulsivo all’atto distruttivo. Elena viene infatti considerata quale oggetto simulacro, oggetto che tramite l’apparenza dà un senso a ciò che in sua assenza non avrebbe senso, ossia la distruttività transpersonale. Come Elena ogni guerra presenta i suoi simulacri e la storia ne è piena, come ad esempio il Washington Mall.
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