Summary: | La conquista definitiva di Pavia da parte dei Visconti giunse alla fine di una vicenda complessa e drammatica, che vide diversi attori giocare un ruolo sullo scenario territoriale pavese: gli eserciti e le flotte viscontee, le potenze territoriali vicine come i marchesi di Monferrato, l’élite dirigente della città e in particolare la famiglia Beccaria. Il saggio esamina tanto gli aspetti tecnico-militari quanto la dinamica politica che si sviluppa in città. Sotto il primo punto di vista, l’interesse si appunta dunque sul ‘blocco’ che strinse la città, isolandola, nell’estate del 1356, sulle fortificazioni da campo e sulla loro dislocazione, sul ruolo della flotta fluviale Nella seconda prospettiva, si illustrano i contraccolpi che le vicende dell’assedio ebbero sulla società pavese, impegnata nell’ultima disperata difesa dell’autonomia municipale, sostenuta dal frate agostiniano Iacopo Bussolari in funzione di predicatore ma anche di leader politico: emergono dunque i dissensi e i contrasti politici tra i cittadini, la loro mobilitazione in armi, ma anche il fuoruscitismo.
|