Summary: | L'articolo, nell'ambito della valorizzazione del corpo e movimento, esplora il ruolo della scuola secondo la prospettiva dello sviluppo e della salute, mettendo in luce il suo potere di fare stare bene e/o fare stare male i suoi allievi (ma non solo). In particolare, viene presa in considerazione la categoria dei disturbi del neurosviluppo, situazioni complesse e variegate che caratterizzano il funzionamento di numerosi allievi e rendono difficoltosi i processi di apprendimento-insegnamento a scuola. L'identificazione del ruolo della didattica come fattore di rischio e di protezione per lo sviluppo e per l'apprendimento degli allievi con disturbo del neurosviluppo facilita la riflessione sulle condizioni dell'ambiente a vantaggio di tutti gli allievi Migliorare la qualità della stimolazione ambientale — didattica costituisce un primo e potente fattore di protezione, ma per far ciò occorre dotarsi di modelli dell'apprendimento e didattici validi e attuali. In conclusione, si farà riferimento ad un modello, ancora in fase di elaborazione, fondato sui principi dell'Embodied Cognitive Science (ECS) quale modello adeguato, con valore di "fattore protettivo".
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